Nella roccaforte curda, nel sud-est della Turchia, si attendono sviluppi sui negoziati tra il Pkk e il governo di Erdogan. Ma l’arresto del sindaco di Istanbul può far saltare tutto
Diyarbakir – «I tempi erano duri, il mondo era insidioso. La ruota del destino era insidiosa». A Diyarbakir la citazione di Mehmed Uzun, scrittore e romanziere curdo, la trovi stampata sui souvenir di fianco all’effige di Selahattin Demirtas, l’ex leader del partito filo-curdo che fu arrestato nel 2016 con l’accusa di propaganda terroristica e condannato ad oltre 40 anni di carcere. All’epoca Demirtas si era guadagnato il nomignolo di “Obama curdo” e la sua popolarità sembrava poter minacciare i



