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Così Messi ha fatto scoppiare un’altra guerra in Medioriente

  • Il capitano della nazionale argentina campione del mondo è un simbolo conteso fra i due paesi. Stipendiato dal Qatar ma prestatore d’opera in immagine per l’Arabia Saudita, ha alimentato una promiscuità sfuggita di mano.
  • Cinque mesi fa l’emiro qatariota gli poneva sulle spalle il bisht, mantello tradizionale della cultura araba. Adesso quel mantello sembra strappato per l’intervento del vicino saudita.
  • C’è in ballo la partita per l’egemonia come potenza economica regionale e come stato-guida dell’arabosfera. Il Qatar si scopre improvvisamente insicuro mentre i sauditi dispiegano al massimo la propria potenza.

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