Wolf warrior della nuova Èra

Ambasciatori guerrieri, boicottaggi e propaganda. Così Pechino risponde alle sanzioni

(AP)
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  • Al centro della nuova via della Seta, il Xinjiang è una regione strategica, da sempre attraversata da fermenti separatisti. È anche al centro di uno scontro fra occidente e oriente, dopo le sanzioni volute da Stati Uniti e Unione europea per la violazione dei diritti umani.
  • Fra le risposte della Cina, c’è anche il boicottaggio di brand stranieri come H&m, Adidas, Burberry e Nike. Le app per le consegne a domicilio, i motori di ricerca, le mappe elettroniche e perfino Didi (lo Uber locale) hanno per esempio fatto “sparire” H&m.
  • Un ruolo di primissimo piano nello sforzo propagandistico filo-cinese è riservato alla “Cgtn”, nata nel 2013 dalle ceneri della vecchia “Cctv news”.

È uno scontro senza precedenti quello che sta contrapponendo a muso duro i wolf warrior, i “guerrieri” della nuova diplomazia di Pechino, agli Stati Uniti e all’Unione europea, che con Joe Biden e Ursula von der Leyen hanno rimesso i diritti umani al centro della politica estera dell’Occidente. Nelle prossime settimane H&m, Adidas, Burberry, Nike e altri brand faranno la conta dei danni del boicottaggio voluto in Cina dopo le sanzioni varate contro funzionari del Partito comunista (Pcc) per

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