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Libano, la crisi e l’iperinflazione esasperano le diseguaglianze

Una donna preleva da un bancomat a Beirut, nel Libano. Il bancomat è protetto da lastre di ferro per evitare vandalismi (AP Photo/Hassan Ammar)
Una donna preleva da un bancomat a Beirut, nel Libano. Il bancomat è protetto da lastre di ferro per evitare vandalismi (AP Photo/Hassan Ammar)
  • La lira libanese ha perso la quasi totalità del proprio valore, ma a Beirut chi è in grado di procurarsi dollari e cambiarli sul mercato informale vede il proprio potere d’acquisto aumentare
  • Circa l’80 per cento della popolazione vive ormai in povertà. Pochi giorni prima di Natale il governatore della Banca Centrale Riad Salameh ha ammesso, dopo due anni di ipersvalutazione, che “il tasso di cambio fisso non è più realistico”
  • L’economia si sposta sempre più nel settore informale, visto che i circuiti ufficiali devono attenersi ai tassi di cambio della banca centrale, ormai del tutto estranei all’economia reale. 

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