Geopolitica delle tariffe

Dalla Nike in Vietnam ai chip Nvidia a Taiwan, il cortocircuito globale dei dazi di Trump

Levi's, oltre che in Vietnam e Cina, compra i suoi jeans in Bangladesh e India. Apple produce la maggior parte dei suoi prodotti in Cina, India e Vietnam. Ecco perché l’impatto dei dazi sui grandi marchi americani farà crescere l’inflazione negli Usa e porterà maggiore povertà in Asia

Prendiamo Nike, uno dei marchi americani più venduti al mondo. La multinazionale fondata nel 1964 a Eugene, Oregon, non possiede fabbriche all’estero che realizzano i suoi prodotti. Collabora però con oltre 500 produttori locali, fornitori che impiegano in tutto quasi 1,2 milioni di lavoratori nel mondo. Mezzo milione di questi si trova in Vietnam, su cui è già stato definito un dazio del 20 per cento. Altri 280mila lavoratori sono in Indonesia (dazi minacciati del 32 per cento), il resto è in C

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