- Lo Uber cinese ieri si è visto rimuovere la sua applicazione da tutti gli app store e bloccare l’iscrizione di nuovi utenti.
- Con questa mossa senza precedenti l’Amministrazione del cyberspazio della Cina (Cac) ha accompagnato l’avvio, nel fine settimana, dell’inchiesta sull’utilizzo dei dati dei passeggeri da parte di Didi.
- La leadership cinese inoltre non vuole permettere che delle compagnie private gestiscano – come hanno fatto finora – in maniera indipendente un’enorme mole di dati, considerati importanti per la sicurezza nazionale.
Lo Uber cinese ieri si è visto rimuovere la sua applicazione da tutti gli app store e bloccare l’iscrizione di nuovi utenti. Con questa mossa senza precedenti l’Amministrazione del cyberspazio della Cina (Cac) ha accompagnato l’avvio, nel fine settimana, dell’inchiesta sull’utilizzo dei dati dei passeggeri da parte di Didi. L’istruttoria potrebbe durare un paio di mesi, ma la Cac ha anticipato con un comunicato che «denunce verificate segnalano che Didi, nel raccogliere e utilizzare informazion



