A un giorno dalle comunicazioni di Mario Draghi in Senato, il presidente del Consiglio ha avuto un colloquio telefonico con il Voldymyr Zelensky.

La discussione dei due presidenti si è incentrata sugli ultimi sviluppi della situazione sul terreno, dicono da Palazzo Chigi. Inoltre, Draghi ha reiterato il pieno sostegno e solidarietà del governo italiano all’Ucraina.

Sicuramente i due leader hanno parlato anche dell’attuale crisi di governo. Il premier italiano è stato uno dei leader europei che si è speso di più per far entrare l’Ucraina all’interno dell’Unione europea, e Zelensky ora guarda con preoccupazione a un eventuale cambio di vertice nell’esecutivo italiano che possa cambiare le carte in tavola.

Le ultime dalla guerra

Proprio il presidente Zelensky ha detto in mattinata che le armi recentemente fornite dall’Occidente all’esercito ucraino stanno facendo una differenza nel campo di battaglia provocando pesanti perdite all’esercito russo. Per il governo di Kiev sono 38.550 i decessi tra le fila russe da quando è iniziata l’invasione di Mosca lo scorso 24 febbraio. Non è noto invece il numero dei decessi tra i militari ucraini, la scorsa settimana il ministero della Difesa ha detto che non hanno intenzione rendere pubblici i numeri perché sono dati sensibili che rischiano di offrire vantaggi a Mosca e per questo sono stati coperti da segreto.

Nelle ultime ore l’offensiva russa ha rallentato in vista di una riorganizzazione delle truppe per compiere ulteriori attacchi nel Donbass nel prossimo futuro. Continuano, però, gli attacchi missilistici come quelli che hanno colpito la città portuale di Odessa nell’area sud-ovest dell’Ucraina che ha provocato il ferimento di quattro persone.

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