Kirill e papa Francesco

Due (opposte) fragilità raccontano i cristiani divisi sulla guerra

  • Il 14-15 settembre prossimo è possibile che il patriarca di Mosca, Cirillo, e papa Francesco partecipino al settimo congresso dei leader delle religioni mondiali a Nun-Sultan (Kazakistan).
  • Cirillo di Mosca, considerato persona non grata in Gran Bretagna, Canada e Lituania e sfuggito a una condanna del parlamento europeo per la difesa del presidente ungherese, Viktor Orban, non perde occasione per giustificare l’aggressione di Putin all’Ucraina.
  • Il giudizio sulla guerra ucraina di Francesco è comprensibile dentro la lungimiranza profetica che spesso non ha riscontro. Da qui nasce la cura di Francesco di non demonizzare il nemico, lo scarso entusiasmo nell’invio delle armi, il mancato schieramento acritico sul versante della Nato, l’insistenza sulla necessità del dialogo, il desiderio di un doppio viaggio a Mosca e Kiev.

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