Emergono le prime ammissioni sulla capacità nucleare dello stato ebraico: tra 90 e 200 testate, dislocate nel deserto. Intanto gli ayatollah ripetono la strategia di Tel Aviv degli anni Sessanta: arrivare alle soglie della bomba senza fare test
A Gaza continua il massacro di Israele contro i civili, Human Rights Watch protesta invano, 100 morti nelle ultime 24 ore, tra cui molte donne e bambini. Il Medio Oriente è al centro del mondo, ma non sembra esserci speranza. E Donald Trump è proprio lì. La sua strategia “bipolare” – aperture seguite da minacce – complica un accordo nei negoziati tra Stati Uniti e Iran sul programma nucleare di Teheran, il punto di maggior crisi oltre alla guerra tra lo stato ebraico e Hamas, nel complicato puzz



