L’analisi del risultato

Elezioni in Russia, il voto per i comunisti contro Putin è stato “poco intelligente”

A man examines his ballot during the State Duma, the Lower House of the Russian Parliament and local parliament elections at a polling station in St. Petersburg, Russia, Sunday, Sept. 19, 2021. The head of Russia's Communist Party, the country's second-largest political party, is alleging widespread violations in the election for a new national parliament in which his party is widely expected to gain seats. (AP Photo/Dmitri Lovetsky)
A man examines his ballot during the State Duma, the Lower House of the Russian Parliament and local parliament elections at a polling station in St. Petersburg, Russia, Sunday, Sept. 19, 2021. The head of Russia's Communist Party, the country's second-largest political party, is alleging widespread violations in the election for a new national parliament in which his party is widely expected to gain seats. (AP Photo/Dmitri Lovetsky)
  • Con lo spoglio ancora in corso la commissione elettorale ha annunciato che il partito del potere, Russia unita, ha ottenuto, anche questa volta, la maggioranza assoluta dei seggi.
  • Il paradosso di queste elezioni è che il voto intelligente ha favorito i comunisti. Eppure, da ieri sera sembra, che i comunisti siano l’unica alternativa democratica a Putin.
  • Žuganov è lo stesso leader che aveva partecipato alle elezioni presidenziali del 1996, ritenute le più irregolari della storia elettorale russa, ma “sostenute dai consiglieri americani che avevano aiutato a vincere Eltsin” contro il pericolo comunista di un reflusso autoritario.

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