Una tigre di carta

Epstein, eccessi e debolezze: il re Donald Trump è nudo

Così come ci siamo abituati a considerare le guerre nel novero delle soluzioni possibili delle controversie internazionali, accettiamo l’incredibile da parte del leader massimo del mondo (ex?) libero. A 200 giorni dalla sua elezione lo spauracchio altro non è se non un bluff: sull’Ucraina, il presidente Usa è diventato il gatto di Putin, in Medio Oriente è il notaio di Netanyahu

Donald Trump è una tigre di carta. A quasi duecento giorni dalla sua elezione si può già tracciare un bilancio e concludere che lo spauracchio del mondo altro non è se non un bluff di cui si sono accorti persino alcuni tra i più estremisti dei suoi fans, a cominciare da Jake Angeli Chansley. Ve lo ricordate? È l'uomo vestito da sciamano che partecipò all’assalto del Congresso il 6 gennaio del 2021. Non è bastato graziare lui e i suoi sodali per evitare l’accusa che sale dal popolo Maga: «Fanculo

Per continuare a leggere questo articolo