dopo il ritiro americano

Erdogan vuole un ruolo nel caos afghano, ma rischia un’ondata di profughi

  • L’Afghanistan si sta rivelando ancora una volta la tomba degli imperi a causa della sua collocazione geografica, il territorio montuoso, e la sua composizione tribale guidata dai signori della guerra.
  • L’allerta arriva mentre l’inviato degli Stati Uniti per l’Afghanistan è a Doha, in Qatar, per esortare i talebani a fermare la loro offensiva militare e negoziare un accordo politico.
  • In questo contesto di terremoto la Turchia di Recep Tayyip Erdogan cerca il suo posto al sole in Afghanistan con il controllo dell’aeroporto di Kabul, ma rischia di essere travolta da un nuovo esodo di massa di profughi dopo quello dei 4 milioni di siriani.

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