Il ritorno del sultano

Erdoğan ha armato l’Ucraina ma condivide le aspirazioni neo imperiali di Putin

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  • L’incontro organizzato dal presidente turco Erdoğan tra il ministro degli Esteri russo e l’omologo ucraino, Dmytro Kuleba è sostanzialmente fallito.
  • Ma per la Turchia ha comunque rappresentato un enorme successo d’immagine internazionale.
  • Erdoğan ha fornito i micidiali droni turchi Bayraktar a Kiev e non mai riconosciuto l’annessione della Crimea da parte russa. Con Mosca ha un rapporto ambiguo di concorrenza e collaborazione per spartirsi le zone di influenza limitrofe senza mai giungere allo scontro diretto

Sulle coste mediterranee ed assolate di Antalya, in Turchia, l’incontro organizzato dal presidente turco Recep Tayyip Erdoğan tra il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, e l’omologo ucraino, Dmytro Kuleba, è sostanzialmente fallito, ma per Ankara e il capo della diplomazia turca, Mevlut Cavusoglu, ha rappresentato comunque un enorme successo d’immagine internazionale. Innanzitutto perché Erdoğan è uscito dall’angolo in cui si era cacciato dopo aver sfidato gli Stati Uniti sul riconosci

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