le ambizioni di Ankara

Il piano di Erdogan per arginare i curdi in Siria che intralcia la strada della Nato

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  • Il presidente turco è pronto a sfruttare le trattative in corso con Svezia e Finlandia per attaccare i curdi del Rojava e ampliare la fascia di territorio siriano sotto il suo controllo in cui ricollocare i rifugiati siriani.
  • La sua mossa però rischia di rendere ancora più complicati i negoziati per l’entrata dei due paesi scandinavi nell’Alleanza atlantica, a cui la Turchia ha chiesto di eliminare l’embargo militare imposto nel 2019 a seguito di un’operazione contro i curdi siriani.
  • Il rischio è che il fronte della Nato si indebolire il fronte della Nato, avvantaggiando la Russia ugualmente presente in Siria e dal cui beneplacito dipende l’avvio di una nuova incursione contro la Siria del nord.

La caccia ai curdi di Recep Tayyip Erdogan non si ferma. Dopo aver chiesto a Svezia e Finlandia di estradare almeno 30 persone appartenenti alla minoranza perseguitata dal presidente tanto in patria quanto all’estero, il capo di stato turco ha minacciato di lanciare una nuova operazione contro la Siria del nord. L’obiettivo è creare una “zona sicura” al confine tra i due paesi e mettere fine alla presenza curda nella parte occidentale della Siria, considerata da Erdogan una minaccia per la sicu

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