C’era una volta la politica estera

L’Italia ha sacrificato la politica estera sull’altare della campagna elettorale

Foto LaPresse
Foto LaPresse
  • In passato il nesso che veniva a stabilirsi tra alleanze interne e internazionali induceva i partiti a studiare le carte geopolitiche e a considerare che gli interessi di parte andavano sempre collocati su di una scacchiera un po’ più grande del nostro cortile di casa.
  • Tutto questo, ora, non sembra esserci più. Per la prima volta dai tempi del dopoguerra, rischierà di non esserci più nessun legame tra la coalizione che vincerà, quale che sia, e la proiezione internazionale del paese.
  • Le alleanze internazionali non sono più incise nel granito che fu forgiato quella volta a Yalta, e che la nostra sorte non si gioca più al tavolo della Guerra fredda. Ma proprio questa maggiore mobilità delle cose e il venir meno degli schemi troppo rigidi ci costringerebbero ora a non eccedere in disinvoltura.

Per continuare a leggere questo articolo