in vista delle urne

Francia, la strategia di Macron per le elezioni e le destre disunite

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  • Per vincere anche questa sfida, l’inquilino dell’Eliseo cerca di accattivarsi una parte dell’elettorato potenziale di Mélenchon.
  • Nell’insieme, l’area politica delle destre che solo un mese fa aveva dato vigorosi segnali di vitalità, peserà nelle aule parlamentari meno di sempre.
  • L’opera di “sdemonizzazione” intrapresa da Marine Le Pen, con le sue sterzate moderate, non solo non ha risolto la questione ma l’ha ingarbugliata, suscitando una serie quasi ininterrotta di dissidenze e scissioni di singoli e gruppi

Girata la boa delle tre settimane dall’evento, il panorama delle elezioni legislative francesi – almeno per quanto riguarda il primo turno – inizia a farsi più chiaro. E, adesso che a palazzo Matignon si è insediato il nuovo governo, anche la strategia di Macron in vista dell’appuntamento ha svelato i suoi contorni. Se infatti la mossa di nominare primo ministro una tecnocrate di antiche simpatie socialiste qual è Élisabeth Borne, e nel contempo di assegnare un dicastero al capogruppo dei Rép

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