La possibilità di una tregua in Medio Oriente sembra per ora restare molto lontana. L’esercito israeliano ha sparato nuovamente sulla folla in cerca di aiuti nei pressi del centro di distribuzione della Gaza humanitarian foundation a Rafah. Ancora una volta la Ghf ha smentito ma l’Idf ha confermato che le sue truppe hanno sparato il fuoco contro alcune persone sospette.

«Sono sconvolto dalle notizie di palestinesi uccisi e feriti mentre cercavano aiuti a Gaza ieri. È inaccettabile che i palestinesi rischino la vita per procurarsi del cibo», ha detto lunedì il segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres, chiedendo un’indagine indipendente sulla distribuzione degli aiuti.

PUNTI CHIAVE

14:16

L'Idf non nega di aver sparato nei pressi del centro di distribuzione

13:03

Il Canada indaga sui crimini di guerra commessi dai soldati dell'Idf con doppia cittadinanza

14:32

58 palestinesi uccisi dall'alba, di cui 27 nei pressi di Rafah

 Sono 58 i palestinesi morti in varie zone di Gaza dall'alba di oggi, di cui almeno 27 uccisi dal fuoco israeliano nelle vicinanze di un centro di distribuzione di aiuti a Rafah, nel sud della Striscia. E' quanto hanno riferito fonti ospedaliere rilanciate da al-Jazeera, insieme al bilancio fornito da Mahmud Bassal, portavoce dell'agenzia di difesa civile gestita da Hamas

14:16

L'Idf non nega di aver sparato nei pressi del centro di distribuzione

Le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno aperto il fuoco durante la distribuzione degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. "Durante lo spostamento della folla lungo i percorsi designati verso il sito di distribuzione degli aiuti umanitari, a circa mezzo chilometro dal sito, le truppe delle Idf hanno identificato diversi sospetti che si dirigevano verso di loro, deviando dalle vie di accesso designate", si legge in una nota dell'esercito israeliano, che prosegue: "Le truppe hanno sparato un fuoco di avvertimento e, dopo che i sospetti non si sono ritirati, sono stati sparati altri colpi nei pressi di alcuni individui che avanzavano verso le truppe". Le Idf sono "a conoscenza delle segnalazioni di vittime e i dettagli dell'incidente sono in fase di accertamento", si legge nella nota, che conclude: "Le truppe delle Idf non stanno impedendo l'arrivo di civili di Gaza ai siti di distribuzione degli aiuti umanitari. I colpi di avvertimento sono stati sparati a circa mezzo chilometro di distanza dal sito di distribuzione degli aiuti umanitari contro diversi sospetti che si stavano avvicinando alle truppe in modo tale da rappresentare una minaccia per loro"

13:03

Il Canada indaga sui crimini di guerra commessi dai soldati dell'Idf con doppia cittadinanza

 La polizia federale canadese sta indagando su militari delle Forze di difesa israeliane (Idf) dalla doppia cittadinanza per potenziali crimini di guerra commessi nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il sito di informazione ebraico "Ynet". La decisione ha suscitato preoccupazione e polemiche nelle comunità ebraica e israeliana del Canada. Secondo il rapporto, la Royal Canadian Mounted Police (Rcmp) sta indagando su cittadini canadesi che hanno prestato servizio nelle Idf, sia attivamente che come riservisti, durante la guerra a Gaza. L'indagine sarebbe iniziata nel 2024. Potrebbe includere la raccolta di prove, la condivisione di informazioni con organismi internazionali e potenzialmente anche incriminazioni sul suolo canadese. La Rcmp ha classificato l'inchiesta come "indagine strutturale", termine utilizzato per le indagini su crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Molti degli indagati sono "soldati solitari", cittadini non israeliani che si sono offerti volontari per il servizio nelle Idf, e cittadini israeliani residenti in Canada che si sono recati in Israele durante la guerra per arruolarsi. La Royal Canadian Mounted Police ha affermato che l'obiettivo del programma e' sostenere "l'impegno del Canada nei confronti della giustizia internazionale e della lotta contro l'impunità per genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra". 

12:31

Unhcr: "Spari sui civili crimini di guerra"

L'Alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani Volker Turk ha definito oggi "crimini di guerra" gli attacchi contro civili nei pressi dei centri di distribuzione degli aiuti nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa France Presse. "Gli attacchi mortali contro civili disperati che cercano di ottenere modeste quantità di aiuti alimentari a Gaza sono inaccettabili. Per il terzo giorno consecutivo, persone sono state uccise intorno a un sito di distribuzione di aiuti gestito dalla Gaza Humanitarian Foundation", ha dichiarato in un comunicato

11:29

Onu, i raid a Gaza sono «crimini di guerra»

«Gli attacchi letali contro civili che cercano di accedere a misere quantità di aiuti alimentari a Gaza sono immorali» e inaccettabili, ha denunciato oggi l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk.
«Gli attacchi diretti contro i civili costituiscono una grave violazione del diritto internazionale e un crimine di guerra», ha insistito in una dichiarazione pubblicata a Ginevra.

09:11

Altri tre morti a Rafah, il bilancio sale a 27 vittime

È salito a 27 morti e 90 feriti il bilancio dell'attacco delle Forze di difesa di Israele (Idf) su un punto di distribuzione degli aiuti umanitari a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

08:42

Sale a 24 il bilancio dei morti. L'Idf: "Spari contro persone sospette"

Il direttore generale dell'ospedale Nasser di Khan Younis ha dichiarato che 24 persone sono state uccise e 37 ferite "a seguito del fuoco aperto dalle forze israeliane sulla folla di civili" in attesa di aiuti a Rafah. I feriti sarebbero tutti arrivati in ospedale, la maggior parte con ferite da arma da fuoco.

L'esercito israeliano ha aperto il fuoco durante la distribuzione degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. "Stamattina, durante lo spostamento della folla lungo i percorsi designati verso il sito di distribuzione degli aiuti umanitari, a circa mezzo chilometro dal sito, le truppe delle Idf hanno identificato diversi sospetti che si dirigevano verso di loro, deviando dalle vie di accesso designate", si legge in una nota dell'esercito israeliano, che prosegue: "Le truppe hanno sparato un fuoco di avvertimento e, dopo che i sospetti non si sono ritirati, sono stati sparati altri colpi nei pressi di alcuni individui che avanzavano verso le truppe".

07:46

Rafah, venti persone uccise in attesa in un centro di distribuzione degli aiuti

Una ventina di persone è stata uccisa dal fuoco dell'esercito israeliano mentre era in attesa in un centro per la distribuzione degli aiuti a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Negli ultimi due giorni a Rafah almeno una trentina di persone sono state uccise mentre aspettavano di ricevere cibo in un centro aperto di recente.

Gaza Humanitarian Foundation, l'organismo sostenuto da Stati Uniti e Israele responsabile della distribuzione degli aiuti, ha però smentito che la sparatoria sia avvenuta nella sua struttura. "La distribuzione degli aiuti questa mattina a Rafah si è svolta senza incidenti" si legge in una nota. Nel sito sono stati consegnati "21 camion di cibo per un totale di 20.160 scatole". "Sebbene la distribuzione degli aiuti si sia svolta oggi in sicurezza e senza incidenti presso il nostro sito, sappiamo che le IDF stanno indagando per verificare se diversi civili siano rimasti feriti dopo aver oltrepassato il corridoio sicuro designato ed essere entrati in una zona militare chiusa", afferma la Ghf. "Si trattava di un'area ben al di fuori del nostro sito di distribuzione sicuro e della nostra area operativa. Riconosciamo la natura difficile della situazione e consigliamo a tutti i civili di rimanere nel corridoio sicuro quando si recano ai nostri siti di distribuzione".

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