I familiari degli ostaggi chiedono le dimissioni dell’esecutivo guidato da Netanyahu e il raggiungimento di un accordo per la liberazione dei prigionieri. Informativa alla Camera del ministro Tajani: «Questi morti innocenti indignano le coscienze. L’espulsione dei palestinesi da Gaza per noi non sarà mai accettabile».
In occasione dei 600 giorni dal 7 ottobre 2023, in Israele sono state indette una serie di manifestazioni per la liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. I raduni, riferisce la stampa israeliana, sono iniziati alle 6:29 del mattino, il momento in cui Hamas diede il via all'attacco in cui sono stati uccisi 1200 israeliani e rapiti 250 ostaggi. Nelle manifestazioni i famigliari degli ostaggi hanno scandito slogan contro il governo di Benjamin Netanyahu. I manifestanti chiedono di raggiungere un accordo per il cessate il fuoco per liberare gli ostaggi rimasti ancora vivi e riportare indietro i corpi dei morti. In totale sono ancora 58 gli ostaggi nelle mani di Hamas.
Nonostante le pressioni interne e internazionali, l’esercito israeliano prosegue i suoi raid aerei nella Striscia di Gaza. Almeno 15 persone sono state uccise dalle prime ore di questa mattina in seguito agli attacchi dell’aviazione.
PUNTI CHIAVE
15:58
Netanyahu: "Abbiamo ucciso Mohammed Sinwar"
15:49
Hamas: "Raggiunto accordo per la tregua con Witkoff"
11:45
Informativa di Tajani alla Camera: "L’espulsione dei palestinesi da Gaza non è e non sarà mai un’opzione accettabile"
Witkoff: "Vicini ad accordo preliminare su tregua a Gaza"
"Credo che siamo sul punto di inviare un nuovo accordo preliminare che, si spera, verrà consegnato più tardi oggi. Il presidente lo esaminerà e ho ottime sensazioni sul fatto che si arriverà a una risoluzione a lungo termine": lo ha detto l'inviato presidenziale Usa Steve Witkoff.
Trump: "Ho detto a Netanyahu di non attaccare l'Iran"
"Ho detto a Netanyahu di non attaccare l'Iran". Lo ha detto Donald Trump nello Studio Ovale.
Netanyahu: “Il Paese è con il governo, i sondaggi sono distorti”
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto con forza le accuse di fallimento politico, sostenendo che "la maggior parte della nazione" sostiene il governo nella scelta di continuare la guerra a Gaza. I sondaggi che dicono il contrario sono faziosi e distorti, ha sostenuto in un discorso alla Knesset.
Buste sospette alle ambasciate israeliane di Parigi e Bruxelles
Il Ministero degli Esteri ha comunicato che buste sospette sono arrivate alle ambasciate israeliane di Parigi e Bruxelles. I plichi sono in fase di esame da parte delle autorità di sicurezza locale.
Netanyahu: "Abbiamo ucciso Mohammed Sinwar"
"Abbiamo eliminato Muhammed Sinwar", ha detto il primo ministro Benyamin Netanyahu durante un dibattito alla Knesset. Finora Israele non aveva dichiarato ufficialmente che il leader di Hamas, succeduto al fratello Yahya ucciso in ottobre, fosse effettivamente morto dopo l'attacco a Gaza dell'Idf.
Hamas: "Raggiunto accordo per la tregua con Witkoff"
Hamas ha rilasciato una dichiarazione ufficiale affermando che "gli ultimi sforzi per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza includono il raggiungimento di un accordo con l'inviato statunitense Steve Witkoff su un quadro di principio per raggiungere un cessate il fuoco permanente, un ritiro completo dalla Striscia, il flusso di aiuti umanitari e il trasferimento dell'amministrazione della Striscia a un comitato professionale dopo l'annuncio dell'intesa".
Rayanair sospende i voli da e per Israele fino ad agosto
Ryanair ha annunciato la sospensione dei voli da e per Tel Aviv fino al primo agosto per motivi "al di fuori del nostro controllo". Secondo i media israeliani, sono circa 200.000 i biglietti che sono stati cancellati. La compagnia aerea low cost aveva ripreso i voli per Israele a marzo dopo una lunga pausa, ma li ha sospesi nuovamente questo mese a seguito di un attacco Houthi in cui un missile ha colpito l'area dell'aeroporto Ben Gurion.
Sanchez: "Ho chiesto a von der Leyen di sanzionare Israele"
"Ho chiesto all'UE di mobilitarsi per fermare l'invasione illegale di Gaza da parte di Netanyahu, esercitando maggiore pressione diplomatica, sospendendo l'accordo di associazione e applicando sanzioni contro Israele". Lo ha scritto il premier spagnolo Pedro Sanchez su X a margine di un incontro con Ursula von der Leyen
Al Senato un minuto di silenzio per le vittime civili
Il Senato, su proposta del ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha osservato un minuto di silenzio "per commemorare le vittime civili e innocenti palestinesi e israeliane". Il ministro interviene per l'informativa sulla situazione nella striscia di Gaza.
Informativa di Tajani alla Camera: "L’espulsione dei palestinesi da Gaza non è e non sarà mai un’opzione accettabile"
"Voglio ribadirlo anche oggi in quest’Aula con la massima chiarezza: l’espulsione dei palestinesi da Gaza non è e non sarà mai un’opzione accettabile. Per questo sosteniamo con convinzione il Piano arabo a guida egiziana per la ripresa e alla ricostruzione della Striscia, che è incompatibile con qualsiasi ipotesi di sfollamento forzato". Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso di un'informativa alla Camera su Gaza.
"L’ho confermato al Presidente Al Sisi nel corso della mia recente missione in Egitto - ha aggiunto - Come ho ribadito più volte insieme al ministro Crosetto, l’Italia è pronta a contribuire a un’eventuale missione internazionale di mantenimento della pace nella Striscia di Gaza, sotto l’egida delle Nazioni unite e a guida araba. Siamo convinti che il ruolo dei paesi arabi moderati sia la chiave di volta per costruire una nuova architettura politica e di sicurezza nella regione", ha dichiarato Tajani.
Il ministro ha poi proseguito esprimendo indignazione per le "forme assolutamente inaccettabili" che sta raggiungendo il conflitto: "La popolazione della Striscia - ha detto - sta pagando da troppo tempo un prezzo altissimo. Pagano, come ha sottolineato Papa Leone XIV, i bambini, gli anziani, le persone malate. Questi morti innocenti feriscono i nostri valori e indignano le coscienze. La legittima reazione del governo israeliano a un terribile e insensato atto terroristico, sta assumendo forme assolutamente drammatiche e inaccettabili".
Idf: "eliminato comandante di Hezbollah nel sud del Libano"
Le Forze armate israeliane hanno annunciato l'uccisione di un dirigente di Hezbollah nel sud del Libano, ieri. "Durante tutta la guerra, il terrorista ha diretto attacchi contro i soldati dell'Idf e lo stato di Israele", si legge in una nota, "recentemente, aveva tentato di ristabilirsi nel complesso di Yater, il che costituisce una palese violazione degli accordi".
Lavrov: "intensificare gli sforzi per la creazione di uno stato palestinese indipendente"
Occorre ''adottare misure urgenti per la de-escalation della situazione nella zona di conflitto palestinese-israeliana'', ''non è ancora troppo tardi''. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov nel corso di un incontro internazionale con alti responsabili della sicurezza a Mosca.
È necessario ''intensificare gli sforzi per creare le condizioni per la ripresa del processo negoziale su tutte le questioni relative allo status finale, con l'obiettivo di correggere l'ingiustizia storica che non ha ancora permesso la creazione di uno Stato palestinese indipendente in conformità con le decisioni delle Nazioni Unite ", ha aggiunto il ministro.
Il procuratore della Cpi, Karim Khan, stava preparando i mandati d'arresto per i ministri Smotrich e Ben Gvir
Il procuratore capo della Cpi, Karim Khan, si stava preparando a richiedere mandati di arresto per il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich e il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir prima di mettersi in congedo a causa dell'indagine per molestie sessuali che lo riguarda. Lo riporta il Wall Street Journal.
Secondo il quotidiano statunitense, che cita attuali ed ex funzionari della Corte penale internazionale, Khan stava costruendo un caso contro Smotrich e Ben Gvir per il loro ruolo nella promozione degli insediamenti ebraici in Cisgiordania.
Israele colpisce un aeroporto nello Yemen: "Distrutto aereo Houti"
L'Idf ha confermano gli attacchi all'aeroporto di Sanaa controllato dagli Houthi, spiegando che sono stati colpiti lo scalo internazionale dello Yemen e un aereo utilizzato dagli Houthi
"L'Aeronautica israeliana ha appena colpito di nuovo l'aeroporto di Sana'a, che è sotto il controllo del regime terroristico Houthi nello Yemen. Come ho già detto più volte, gli Houthi sono solo un sintomo: la vera forza che sta dietro di loro è l'Iran, ed è l'Iran il responsabile dell'aggressione che proviene dallo Yemen", ha dichiarato Benyamin Netanyahu in una nota. "Agiamo secondo un principio semplice: chi ci colpisce - noi lo colpiamo. Chi non capisce questo con la forza, lo capirà con ancora più forza", ha aggiunto.
Tajani: "Pronti con 5 milioni di euro per la ricostruzione di Gaza"
L'impegno del governo italiano "non si limita alla pur doverosa assistenza umanitaria. Stiamo già lavorando in vista della ricostruzione di Gaza. Si tratta di una priorità ben chiara, perché, voglio dirlo ancora una volta, il nostro obiettivo sono due Stati". Lo ha affermato il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani all'informativa urgente del governo sulla situazione della Striscia di Gaza in corso alla Camera dei deputati. "Nostri esperti, provenienti dall'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, collaboreranno con i loro colleghi palestinesi nelle attività di progettazione e ricostruzione, grazie a un finanziamento di 5 milioni di euro a un progetto delle Nazioni Unite"
Francia e Indonesia tracciano la road map per il riconoscimento della Palestina
La Francia e l'Indonesia lanciano un appello per una "roadmap credibile" verso il "mutuo riconoscimento tra Palestina e Israele" in occasione della conferenza dell'Onu prevista a giugno. È quanto affermano in una dichiarazione congiunta il presidente Emmanuel Macron e l'omologo indonesiano Prabowo Subianto. La conferenza dovrà favorire una dinamica volta ad un "riconoscimento dello Stato della Palestina da parte di tutti i paesi con garanzie di sicurezza per tutti", affermano Macron e Prabowo. L'Indonesia, Paese a maggioranza musulmana, non ha relazioni con lo Stato di Israele
Nyt: Israele prepara gli attacchi contro il nucleare iraniano
Secondo il New York Times, Israele prosegue i preparativi tesi a sferrare attacchi contro le infrastrutture del programma nucleare iraniano, nonostante i negoziati in corso tra Washington e la Repubblica islamica. Secondo il Nyt, Israele aveva pianificato un attacco contro i siti nucleari iraniani già questo mese, ma Trump, deciso a proseguire il dialogo, sarebbe riuscito a dissuadere Netanyahu dal passare all'azione. Quest'ultimo, tuttavia, continua a premere per un'azione militare, anche a costo di agire in maniera unilaterale. Secondo il premier israeliano, il momento di debolezza dell'Iran va sfruttato militarmente; per Trump, invece, quella stessa debolezza e' un'opportunita' diplomatica, da sostenere con la minaccia di un intervento militare in caso di fallimento dei colloqui.
Un funzionario Onu replica alle accuse di Israele sugli aiuti umanitari
Un funzionario delle Nazioni Unite a Gaza ha risposto al coordinatore israeliano delle attività governative nei territori (Cogat) dopo che quest'ultimo ha affermato che l'Onu non è riuscita a svolgere il suo ruolo nella raccolta di aiuti umanitari dal lato di Gaza del valico di frontiera di Kerem Shalom. "È oltremodo cinico incolpare gli operatori umanitari che rischiano la vita a Gaza per non essere in grado di fare di più", ha dichiarato il funzionario, di stanza a Gaza, al Times of Israel, parlando in condizione di anonimato. "La realtà è che Israele non riesce a sostenere il nostro lavoro e di conseguenza la gente muore". "Ci è consentito consegnare la farina solo a panifici che non sono in grado di gestire l'enorme folla di persone disperate", ha continuato il funzionario. "Cerchiamo di raggiungere ogni giorno l'unico valico di frontiera aperto e di trasportare le merci in sicurezza, ma ci imbattiamo in un coordinamento disfunzionale con le truppe sul campo, che ci costringe ad aspettare ore in una zona militarizzata in attesa del via libera per muoverci, mentre i bombardamenti continuano". "Quando ci viene permesso di muoverci, i percorsi che ci vengono forniti dalle forze israeliane sono inappropriati e pericolosi", ha aggiunto. "La nostra capacità di portare avanti le nostre azioni è forte solo quanto l'accesso che ci viene concesso. Durante il cessate il fuoco, ha funzionato. Non funziona più", ha affermato il funzionario
Manifestazioni in tutta Israele a 600 giorni dal 7 ottobre
In occasione dei 600 giorni dal 7 ottobre 2023 in Israele sono state indette una serie di manifestazioni per la liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. I raduni, riferisce la stampa israeliana, sono iniziati alle 6:29 del mattino, il momento in cui Hamas diede il via all'attacco. Manifestanti si sono dati appuntamento sulla spiaggia davanti alla rappresentanza diplomatica degli Stati Uniti a Tel Aviv, e hanno scritto sulla sabbia i numeri 58 e 600, e 'Save Them Now' (salvateli ora, ndr). Affollata di persone in camicia gialla la "piazza degli ostaggi" a Tel Aviv, da cui sono stati lanciati in cielo palloncini gialli. Proprio l'esecutivo di Benjamin Netanyahu è stato il principale bersaglio di slogan e cartelli. Decine di persone hanno bloccato l'autostrada Ayalon di Tel Aviv. Sull'asfalto la scritta: "Ostaggi a casa, governo a casa". Manifestazioni si sono tenute anche a Jaffa e sulla strada principale da Naan a Sitriya. A Gerusalemme, dimostranti si sono dati appuntamento in un parco vicino alla casa del ministro degli Affari strategici Ron Dermer, capo dei negoziatori israeliani.
Raid aerei nella Striscia: uccise 15 persone
Almeno 15 persone sono state uccise dalle prime ore di questa mattina in seguito agli attacchi dell'esercito israeliano (Idf) in tutta Gaza: lo hanno reso noto fonti mediche, come riporta Al Jazeera. L'emittente tv aggiunge che almeno otto di loro sono morte in un raid dell'Idf contro l'abitazione di un giornalista, Osama al-Arbid, nella zona di as-Saftawi, nel nord della Striscia.
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