L’esercito israeliano ha confermato che le sue forze speciali sono entrate all’interno dell’ospedale Nasser, nel sud di Gaza. L’Idf sarebbe in possesso di «informazioni attendibili» secondo cui i corpi degli ostaggi presi da Hamas  potrebbero essere all’interno del complesso.

Intanto mercoledì sera, un raid israeliano ha colpito alcune aree del sud del Libano, uccidendo almeno 10 persone, otto delle quali civili. L’attacco solleva timori per una possibile escalation del conflitto tra Israele e il gruppo militante Hezbollah.

Diversi leader internazionali e associazioni umanitarie continuano a denunciare le conseguenze disastrose che comporterebbe un’offensiva militare su Rafah. 

PUNTI CHIAVE

18:11

Abu Mazen: "Siamo stati e restiamo responsabili di Gaza"

17:46

Attacco missilistico dal Libano colpisce una città a nord di Israele

17:08

Il portavoce di Netanyahu sulla soluzione dei due stati: «Non è tempo di regali ai palestinesi»

18:11

Abu Mazen: "Siamo stati e restiamo responsabili di Gaza"

L'Autorità Nazionale palestinese era, è e sarà responsabile di Gaza. È questo il concetto rimarcato dal presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen, in un'intervista al quotidiano saudita Asharq al Awasat. "Siamo stati e restiamo responsabili di Gaza e continueremo a esserlo", ha detto Abu Mazen e lanciando un attacco anche a Hamas che detiene il controllo della Striscia di Gaza. "Abbiamo avuto diversi incontri con alti funzionari statunitensi, tra i quali con il segretario di stato americano Antony Blinken, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan e il direttore della Cia William Burns, e ci hanno assicurato il loro impegno per la soluzione dei due stati e il sostegno agli sforzi di pace basati sul diritto internazionale".

17:46

Attacco missilistico dal Libano colpisce una città a nord di Israele

Cresce la tensione tra Israele e Hezbollah. Secondo diversi media locali, l'organizzazione paramilitare libanese avrebbe lanciato un attacco missilistico nel nord di Israele. Jerusalem Post riferisce che un razzo ha causato danni materiali ad un edificio a Kiryat Shmona e che nella città sono state attivate le sirene d'allarme anti razzi. 

Hezbollah ha rivendicato l'attacco, dichiarando che è stato lanciato a sostegno dei palestinesi a Gaza e in risposta al raid israeliano che ha ucciso almeno otto civili libanesi e due combattenti di Hezbollah.

17:08

Il portavoce di Netanyahu sulla soluzione dei due stati: «Non è tempo di regali ai palestinesi»

Anche Avi Hayman, il portavoce dell'ufficio di Benjamin Netanyahu, si è espresso riguardo al possibile piano elaborato da Stati Uniti e alcuni paesi arabi, che prevede il riconoscimento di uno stato palestinese. Hayman ha dichiarato che non è tempo di parlare di «doni» per il popolo palestinese, «in un momento in cui la stessa autorità palestinese deve ancora condannare il massacro del 7 ottobre». Ha invece ribadito che «ora è il momento della vittoria totale su Hamas», e che «tutte le discussioni sul giorno dopo Hamas si svolgeranno il giorno dopo Hamas».

15:29

Gallant minaccia di colpire Beirut: «Possiamo attaccare ovunque»

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha affermato che l'Idf ha intensificato gli attacchi contro Hezbollah in seguito a un pesante attacco missilistico che ha colpito il quartier generale del Comando Nord dell'esercito. «Possiamo attaccare non solo a 20 chilometri dal confine, ma anche a 50 chilometri, a Beirut e ovunque", ha detto Gallant, chiarendo che lo Stato di Israele non tollererà attacchi contro i suoi cittadini. «Non vogliamo arrivare a questo, non vogliamo entrare in una guerra, siamo interessati a un accordo che consenta il ritorno sicuro dei residenti del nord», ha affermato, riferendosi agli 80mila israeliani sfollati a causa degli attacchi quotidiani di Hezbollah. «Ma se non ci sarà scelta, agiremo per riportare a casa i nostri residenti», ha concluso il ministro, interessato a mantenere la sicurezza nel paese, anche con mezzi militari.

13:53

Mar Rosso: gli Stati Uniti rivendicano quattro attacchi contro gli Houthi

Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha dichiarato che mercoledì le sue forze hanno effettuato quattro attacchi nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi, dove le milizie armate sostenute dall'Iran si stavano preparando per colpire alcune navi mercantili nel Mar Rosso.

 

13:29

Il presidente brasiliano critica l'azione israeliana a Gaza

Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, dopo un incontro con la controparte egiziana al Sisi, ha criticato aspramente la condotta delle operazioni militari israeliane su Gaza e ha chiesto un cessate il fuoco immediato per consentire l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia. «Il comportamento di Israele non ha alcuna spiegazione: con il pretesto di combattere Hamas, sta uccidendo donne e bambini», ha detto, ribadendo che non ci sarà pace senza la creazione di uno Stato palestinese. 

13:04

I ministri israeliani si esprimono contro la soluzione dei due Stati

«Non saremo d'accordo in alcun modo», ha dichiarato il ministro delle finanze israeliano Bezalel Smotrich, in risposta al piano proposto da Stati Uniti e alcuni partner arabi per riconoscere uno Stato palestinese come parte di un più ampio piano di pace. Anche Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben Gvir, ha reagito rabbiosamente, dichiarando che finché sarà al governo non verrà riconosciuto alcuno Stato palestinese. «L'intenzione degli Stati Uniti, insieme agli Stati arabi, di creare uno Stato terroristico accanto allo Stato di Israele è delirante e fa parte della concezione sbagliata che dall'altra parte ci sia un partner per la pace», ha affermato pubblicamente Ben Gvir.

12:46

Raid aereo in Libano, uccise almeno 10 persone

Mercoledì sera, le forze militari israeliane hanno lanciato un attacco diretto alla città di Nabatiyeh, nel sud del Libano, provocando il più alto numero di vittime civili in un singolo attacco dall'inizio delle ostilità. Un totale di almeno 10 persone sarebbe rimasto ucciso nel raid, tra cui due combattenti Hezbollah e otto civili. L'attacco, effettuato con dei droni, ha infatti colpito due case private.

Hassan Fadlallah, alto funzionario di Hezbollah e membro del parlamento, ha dichiarato che Israele dovrà affrontare ritorsioni per gli attacchi.

12:32

L'Unrwa rischia una profonda crisi di liquidità

Philippe Lazzarini, commissario generale dell'agenzia delle Nazioni Unite per i palestinesi, ha confermato che i flussi di cassa dell'agenzia diventeranno negativi il mese prossimo e ha aggiunto che peggioreranno in aprile se i finanziamenti sospesi dai principali paesi donatori non saranno ripresi al più presto, con una forte ricaduta sulle operazioni umanitarie dell'agenzia a Gaza. «Le nostre operazioni inizieranno ad essere compromesse a partire da marzo, ma aprile sarà davvero il mese in cui ci troveremo in un profondo flusso di cassa negativo», ha detto il commissario in una conferenza stampa a Dublino.

12:07

L'Oms lancia l'allarme: un'offensiva a Rafah sarebbe una catastrofe

L'Organizzazione mondiale della sanità ha avvertito che un'offensiva militare a Rafah costituirebbe «una catastrofe umanitaria oltre ogni immaginazione» e che porterebbe al collasso definitivo il sistema sanitario presente nella Striscia. Il rappresentante per l'Oms nei Territori palestinesi occupati, Rik Peeperkorn, ha evidenziato come anche la capacità dell'agenzia sanitaria delle Nazioni Unite di distribuire aiuti medici a Gaza sia fortemente limitata a causa delle numerose richieste di consegna respinte da Israele. «Anche in assenza di un cessate il fuoco, dovrebbero esistere corridoi umanitari per l'Oms e le Nazioni Unite per fare il loro lavoro», ha ribadito Peeperkornx, che ha chiesto pubblicamente di non militarizzare e non attaccare le infrastrutture sanitarie.

EPA
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11:34

Leader mondiali sollecitano Israele a evitare l'operazione a Rafah

Australia, Nuova Zelanda e Canada hanno pubblicato una dichiarazione congiunta per sollecitare Israele a non portare avanti l'operazione militare a Rafah, che avrebbe conseguenze «catastrofiche» sulla popolazione palestinese. Nella dichiarazione, i leader mondiali invitano Israele a prestare ascolto al «crescente consenso internazionale» e a non «seguire questa strada», poiché «semplicemente non c'è nessun altro posto dove i civili possano andare».

Nonostante le pressioni dei governi stranieri e delle agenzie umanitarie, Israele sembra non voler interrompere le operazioni di ingresso a Rafah, necessarie secondo l'Idf per eliminare i battaglioni rimanenti di Hamas.

10:41

Assalto all'ospedale Nasser: l'Idf entra nella struttura ospedaliera

Secondo quanto riportato dall’agenzia Associated Press, giovedì mattina, mentre l’esercito cercava di evacuare migliaia di sfollati dall’ospedale Nasser, il principale del sud di Gaza, le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro il complesso, uccidendo un paziente e ferendone altri sei. 

Le forze speciali israeliane hanno affermato di avere informazioni credibili secondo cui i corpi degli ostaggi presi il 7 ottobre potrebbero trovarsi nella struttura. Hanno poi dichiarato di aver aperto un corridoio sicuro per permettere agli sfollati di lasciare l’ospedale, consentendo a medici e pazienti di rimanere all’interno.

Il giornalista di Al Jazeera Hani Mahmoud, ha confermato che l’ospedale è stato presso d’assalto dalle forze israeliane, che sono entrate all’interno della struttura. «Decine di persone sono rimaste ferite negli attacchi. Questa è la più grande struttura sanitaria nel sud di Gaza e adesso è completamente fuori servizio». Il reporter ha aggiunto che l'intero staff medico è stato radunato, con le mani legate dietro la schiena. 

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