Da 73 giorni la popolazione scende in piazza, sfidando il governo del partito Sogno Georgiano, accusato di aver fatto scivolare il paese in orbita russa e in un autoritarismo sempre più sfacciato. Ma la Farnesina sembra adottare un approccio realista riguardo Tbilisi
Due mesi e mezzo. Da oltre 70 giorni la popolazione georgiana scende in piazza per protestare contro il governo del partito Sogno Georgiano, accusato di aver fatto scivolare il paese in orbita russa e in un autoritarismo sempre più sfacciato dopo le contestate elezioni di ottobre. Anche se la partecipazione è più altalenante rispetto alle proteste post voto e a quelle di fine novembre, scaturite dopo l’annuncio del premier Irakli Kobakhidze di sospendere i negoziati per l’adesione all’Unione eur



