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Gli sceneggiatori americani alle prese con gli automi

  • Le cosiddette AI generative, gli automi del linguaggio, minacciano l’esistenza dei mestieri intellettuali che parevano irraggiungibili dal secolare e implacabile processo di automatizzazione dell’industria.
  • Ecco dunque che gli sceneggiatori americani tentano d’imporre il principio che “gli scrittori sono umani”. Vale a dire che quando un testo non proviene da mano umana non può godere della protezione prevista dal copyright. In concreto è probabile che si sviluppino due situazioni: il potenziamento dei migliori o più adattabili fra gli sceneggiatori che useranno l’AI per il brain storming; la dilatazione oltre ogni misura dello User Generated Content.
  • S’impone peraltro all’Europa in particolare, la necessità di allestire i propri sistemi di AI “intellettuali” per non dipendere, automaticamente, da quelle altrui.

L’industria nasce sostituendo gli umani con le macchine. Le prime a perdere il mestiere furono le filatrici e tessitrici casalinghe, seguite in breve da ogni tipo di mestiere perché il processo di automatizzazione ha continuato a montare su se stesso incorporando competenze e gesti d’ogni genere. Oggi è il turno, a quanto pare dei mestieri intellettuali incalzati e sostituiti delle AI generative, gli automi del linguaggio. Primi fra tutti a vedersi sul lastrico sono a migliaia i programmatori d

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