La solitudine di chi vive in una regione divisa tra Hezbollah, Damasco, Mosca, Tel Aviv e Teheran. Il “grande gioco” del Medio Oriente passa anche da qui
Sul tavolo del gioco mediorientale il mazzo di carte appare sparigliato. Nell’attesa del prossimo giro, non v’è certezza di come le tessere possano essere rimescolate. Né di quanto gli equilibri possano essere alterati su scala regionale e internazionale. È però certo che gli attori locali, quelli spesso invisibili agli sguardi di chi osserva da lontano e dall’alto, continueranno a fare il loro gioco. Di rimessa o di attacco, il loro piccolo agire sarà in costante dialettica con le grandi manovr



