Due fattori creano perplessità. Innanzitutto il timing: il putsch è avvenuto proprio mentre cominciavano a trapelare i primi risultati del voto e una delle prima misure adottate dalla nuova giunta è stata la sospensione del processo elettorale. E poi la composizione del nuovo esecutivo formato in gran parte da militari fedeli a Embaló
Il succedersi degli eventi in Guinea Bissau è stato estremamente rapido. Il 27 novembre, quando si attendeva l’annuncio ufficiale dell’esito delle elezioni presidenziali e legislative svoltesi quattro giorni prima, un gruppo di militari ha arrestato il capo di stato, Umaro Sissoco Embaló, sospeso il processo elettorale e dichiarato di aver preso «il controllo totale del Paese». Lo stesso Embaló, poche ore dopo, ha chiamato il direttore di Jeune Afrique, per riferire dell’avvenuto golpe «proprio


