- L’occidente, e l’Europa, non sono riusciti a frenare questa guerra, né con i negoziati né con le sanzioni. E adesso, per impedire che si estenda ancora, usano gli stessi strumenti: le parole, e le contromisure economiche.
- Ha ragione, la presidente della Commissione europea, quando dice che «l’unità è la nostra forza». L’unico progresso sostanziale, dal lato di un’Ue che assiste inerme a bombe e missili sull’Ucraina, è che la pressione russa costringe all’unanimità un fronte composito di paesi con interessi e attitudini diversi.
- Certo, l’idea di colpire Mosca su Swift trova contrari, ma l’aggressione militare russa ha avuto l’effetto di smuovere persino i leader che finora erano stati più disposti al gioco di Putin. Per lo studioso Daniel Hegedus quella di Viktor Orbán è una «virata strategica».
Vladimir Putin che si prende la centrale di Chernobyl, evocando un disastro che ha segnato generazioni, e che riporta la guerra in Europa, sollevando altri ricordi cupi negli europei: tutto questo suscita una condanna unanime da parte dell’occidente. Ma l’occidente, e l’Europa, non sono riusciti a frenare questa guerra, né con i negoziati né con le sanzioni. E adesso, per impedire che si estenda ancora, usano gli stessi strumenti: le parole, e le contromisure economiche. Ha ragione, la presiden



