Sono passati 17 giorni dall’invasione della Russia in Ucraina. Continuano gli attacchi nei pressi di Leopoli, città non lontana dalla Polonia. Domani segue tutte le notizie della giornata con un liveblog costantemente aggiornato.

  • È stato ucciso a Irpin Brent Renaud, filmmaker indipendente di 51 anni, in un primo momento associato al New York Times. Un altro giornalista con lui in quel momento, Juan Arredondo, è stato portato in ospedale dopo l'attacco delle forze russe a un check point, e ha raccontato l'accaduto.
  • L’alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea dice ancora no alla “no fly zone” che continua a chiedere l’Ucraina.
  • I russi hanno attaccato la base militare di Yavoriv nei pressi di Leopoli e non lontana dal confine con la Polonia. Ci sarebbero 9 vittime e decine di feriti. Nella base lavorerebbero istruttori stranieri.
  • Colpi anche contro un convoglio diretto a Lyman che trasportava civili che tentavano di fuggire.

18:43 – Il portavoce del ministero della Difesa Igor Konashenkov ha detto in un briefing che la Russia ha usato armi ad alta precisione a lungo raggio per colpire Yavoriv e una struttura separata nel villaggio di Starichi. Ha affermato che entrambe le basi venivano utilizzate per addestrare mercenari stranieri e immagazzinare armi.

«Come risultato dell’attacco, sono stati sbaragliati fino a 180 mercenari stranieri e disrutte una grande quantità di armi straniere»,

L'attacco è avvenuto un giorno dopo che il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov ha affermato che Mosca considerava i convogli di spedizioni di armi occidentali diretti in Ucraina come obiettivi legittimi. Reuters ha affermato di non poter verificare le dichiarazioni. Attualmente risultano 35 vittime e 134 feriti.


17:43 – «La Russia sta già iniziando a parlare in modo costruttivo», ha detto il negoziatore ucraino e consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak in un video pubblicato online. «Penso che otterremo alcuni risultati letteralmente nel giro di pochi giorni». Ma nonostante questi segnali, subito dopo la notizia della morte di Brent Renaud, il consigliere ucraino è tornato a chiedere che venga istituita la no fly zone.


16:32 – Un totale di 2.187 persone sono state uccise nella città portuale di Mariupol da quando la Russia ha invaso l'Ucraina, il dato, scrive Reuters, è stato confermato dal consiglio comunale.

In una dichiarazione online, il comune ha affermato: «Nelle (ultime) 24 ore ci sono stati almeno 22 bombardamenti della città civile. Sono già state lanciate più di 100 bombe su Mariupol».



14:44 – La testimonianza del giornalista Juan Arredondo, che era insieme al giornalista ucciso Brent Renaud: «Abbiamo superato il check-point e hanno iniziato a spararci». Stavano documentando il passaggio dei profughi.


13:59 –  Un flimmaker indipendente in un primo momento individuato come collaboratore del New York Times è stato ucciso vicino a Kiev, ha confermato il capo della polizia della regione.

Si tratta di Brent Renaud, 51 anni, è stato colpito da colpi di arma da fuoco quando le forze russe hanno aperto il fuoco su un'auto vicino a Irpin.

La testata americana ha spiegato che pur avendo un vecchio badge del giornale e avendo collaborato con loro in passato, Renaud non era un loro inviato in Ucraina.

Un altro giornalista con lui in quel momento, Juan Arredondo, è stato portato in ospedale dopo l'attacco.


12:26 – Sale a 35 il bilancio delle vittime dell'attacco aereo alla base militare vicino a Leopoli. Il governatore di Lviv ha affermato che 35 persone sono ora morte confermate dopo l'attacco missilistico alla base del Centro internazionale di mantenimento della pace e sicurezza. In un aggiornamento, riporta il Guardian, Maksym Kozytskyy ha affermato che il bilancio delle vittime è aumentato da 9 a 35 e che 134 sono rimasti feriti dopo gli attacchi aerei sulla struttura di Yavoriv.

Due grandi esplosioni sono state registrate domenica alla base di Yavoriv, ​​una città presidio a soli 12 km dal confine polacco. L'attacco missilistico è avvenuto alle 5:45, riporta il Guardian. Kozytskyi, ha detto che le forze russe hanno sparato più di 30 missili da crociera contro la base di Yavoriv.

La struttura ha precedentemente ospitato addestratori militari stranieri dal Regno Unito, dagli Stati Uniti e da altri paesi, ma non è chiaro se alla base fossero presenti. L'Ucraina ha tenuto la maggior parte delle sue esercitazioni con i paesi della Nato prima dell'invasione con le ultime grandi esercitazioni a settembre.


10:47 –  Josep Borrell ha detto ancora no alla “no fly zone” porterebbe alla terza guerra mondiale. Lo ha spiegato in un’intervista uscita su El Periodico: «Stiamo facendo tutto il possibile dal punto di vista militare, facendo attenzione a non diffondere la guerra in altri paesi ed evitando uno scontro che potrebbe portare a un conflitto nucleare».

Quando si chiede una no fly zone, ha spiegato «implica di avere la capacità e la volontà di abbattere gli aerei russi che la violano. Sarebbe estendere il conflitto a una terza guerra mondiale ed è evidente che non vogliamo farlo». 

Le sanzioni, ha proseguito, «non hanno la capacità di fermare la guerra dall’oggi al domani, ma hanno la capacità di indebolire l’economia russa e costeranno caro alla Russia. Abbiamo ancora il problema delle importazioni di energia, ma le ridurremo il più rapidamente possibile», aggiunge. Gazprom continua a fornire regolarmente gas russo per l’Europa attraverso il territorio dell’Ucraina. Lo ha detto il rappresentante ufficiale della holding Sergey Kupriyanov. Lo riporta la Tass.

Gli attacchi

Intanto ci sarebbero stati 9 morti e 57 feriti a seguito dell’attacco russo sulla base militare di Yavoriv nei pressi di Leopoli e non lontana dal confine con la Polonia. A renderlo noto le autorità locali, citate da alcuni media. Contro la base sarebbero stato lanciati 30 razzi. Kiev ha confermato che alla base di Yavoriv, ‘International Center for Peacekeeping&Security’ lavorano anche istruttori stranieri.

Oleksii Reznikov, ministro della Difesa ucraino, ha scritto su Twitter: «È un attacco terroristico alla sicurezza ai confini dell’Europa. Serve fare qualcosa per fermare tutto questo. Chiudete il cielo».

A quanto riporta il Kiev Indipendent un treno passeggeri è stato colpito da detriti di proiettili a Brusyn nella regione di Donetsk. Il convoglio era diretto a Lyman per un’evacuazione di civili. Uno dei macchinisti è stato ucciso mentre un secondo è rimasto ferito.

Secondo il Jerusalem Post la Russia sarebbe “disposta” all’idea di condurre negoziati con l’Ucraina a Gerusalemme. Il quotidiano cita fonti diplomatiche dopo la telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro israeliano Naftali Bennett.

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