La disinformazione

Protocolli di crisi e sanzioni a big tech, la risposta Ue alle fake news di Putin

  • L’aggressione russa ai danni dell’Ucraina ha messo sotto una lente di ingrandimento una serie di strumenti che Mosca utilizza per minare processi e istituzioni democratiche in Europa. Uno di questi è la disinformazione.
  • Nel corso degli ultimi anni l’Ue si è dotata di una serie di strumenti istituzionali (uffici, centri, agenzie) e di policy e di guida (strategie, piani d’azione, comunicazioni), per difendere i cittadini e istituzioni, come il fact-checking e Digital Service Act (Dsa).
  • Ma gli interessi che remeranno contro l’entrata in vigore del Dsa nella forma attuale sono grandi almeno quanto i suoi diretti interessati. E potrebbero non arrivare solo dal settore privato, ma anche dagli stati membri stessi.

L’aggressione russa ai danni dell’Ucraina ha messo sotto una lente di ingrandimento una serie di strumenti che Mosca utilizza regolarmente per minare processi e istituzioni democratiche in Europa. Uno di questi è la disinformazione, parte della hybrid warfare russa, strategia che favorisce chi agisce in offensiva rispetto a chi si difende e che rimane quindi difficile da contrastare per chi ne diviene target. È inoltre uno strumento che permette ad attori statali o non statali che non avrebbe

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