A più di due mesi dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina l’Unione europea ha imposto ulteriori sanzioni nei confronti della Russia. Domani segue tutte le ultime notizie con una diretta costantemente aggiornata.

Cosa c’è da sapere:

  • L’Unione europea introduce un graduale embargo al petrolio russo da parte dell’Unione europea. Ad annunciarlo è stata la presidente della Commissione europea Ursula von Der Leyen che ha anche riferito dell’esclusione dal sistema di pagamenti Swift la Sberbank, uno dei più importanti istituti di credito nazionale.
  • Altri autobus con a bordo dei civili sono riusciti a partire dalla città di Mariupol. Le evacuazioni procedono con fatica dopo che nella giornata di ieri sono state interrotte per via di un attacco dell’esercito russo.
  • Secondo l’Ufficio del procuratore generale dell’Ucraina sono 220 i bambini rimasti uccisi in Ucraina dall'inizio della guerra contro la Russia e 407 quelli feriti.
  • Nella notte l’esercito russo ha attacco otto regioni diverse dell’Ucraina.
  • Il presidente israeliano Isaac Herzog ha attaccato il ministro degli Esteri Sergej Lavrov per le sue dichiarazioni in riferimento a Hitler. «Nella settimana in cui abbiamo ricordato il Giorno della Shoah, il ministro russo degli esteri Lavrov ha scelto di diffondere bugie, terribili bugie che sanno di antisemitismo», ha detto Herzog in un’intervista a Haaretz. «Non posso credere - ha aggiunto - che siano state pronunciate da un ministro russo. Mi hanno fatto arrabbiare e mi hanno provocato disgusto».

19.25 – Le morti nell’attacco al teatro di Mariupol

Secondo una nuova inchiesta dell’Associated press, sarebbero seicento le vittime dell’attacco al teatro di Mariupol avvenuto lo scorso 16 marzo. Si tratta del doppio del numero stimato dalle autorità locali. L’inchiesta giornalistica si basa su diverse testimonianze raccolte tra i superstiti, i soccorsi e i famigliari delle vittime. Lo scantinato del teatro veniva usato dalla popolazione civile come rifugio antiaereo.


17.08 – Le sanzioni del Regno Unito

Il governo britannico ha annunciato un ulteriore pacchetto di sanzioni nei confronti di 63 individui e organizzazioni. Tra le misure, annunciate dalla ministra degli Esteri Liz Truss, c’è anche il divieto di tutte le esportazioni di servizi alla Russia che blocca l’accesso della Russia ai servizi di contabilità e consulenza gestionale del Regno Unito.


15.03 – Nuovi combattimenti nell’Azovstal

«Oggi ci sono pesanti battaglie sul territorio della nostra fortezza, sul territorio di Azovstal. I nostri ragazzi coraggiosi stanno difendendo questa fortezza, ma è molto difficile, perché l’artiglieria pesante e i carri armati stanno sparando su tutta la fortezza; l’aviazione sta lavorando, le navi si sono avvicinate e stanno anche sparando sulla fortezza», ha detto il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko.

«Stanno aspettando una nuova procedura di negoziazione e una nuova missione di evacuazione», ha detto dopo che nei giorni scorsi più di cento civili sono stati evacuati verso la città più a nord di Zaporizhzhia. «Dobbiamo capire che la gente sta ancora morendo. Purtroppo, l'aviazione e l'artiglieria nemica lavorano e sparano sulla fortezza costantemente», ha detto il sindaco.

A oggi si contano ancora trenta bambini che sono dentro l’impianto industriale. Le informazioni che circolano sono ancora poche visto che hanno perso il contatto con i militari ucraini (marines e membri del battaglione Azov) che combattono dentro l’Azovstal. «Purtroppo, oggi non c'è nessuna connessione con i ragazzi, non c'è nessuna connessione per capire cosa sta succedendo, se sono al sicuro o no. Ieri c'era una connessione con loro, oggi non più».


13.23 – Le celebrazioni in Russia del 9 maggio

Il Cremlino ha negato che il presidente Vladimir Putin intende dichiarare guerra all'Ucraina e mobilitare la nazione per il prossimo 9 maggio, giorno in cui la Russia celebra la vittoria dell'Unione Sovietica nella seconda guerra mondiale contro la Germania nazista.

«È una sciocchezza, non c’è alcuna possibilità» che accada ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Da programma il presidente Putin parteciperà alla consueta parata militare.

Le autorità locali di Mariupol hanno detto più volte che l’esercito russo e le milizie separatiste che hanno il controllo della città portuale intendono celebrare la conquista della città proprio per il 9 maggio.


13.09 –  La Russia sulle sanzioni e sull’Azovstal

«Cercando di farci del male, anche loro devono pagare un caro prezzo, lo stanno già facendo: stanno pagando un prezzo alto e il costo di queste sanzioni per i cittadini europei aumenterà ogni giorno», ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. «Le sanzioni, le aspirazioni di sanzioni di americani, europei e di altri Paesi, sono un’arma a doppio taglio», ha detto.

Nelle sue dichiarazioni Peskov ha anche smentito l’assalto all’acciaieria Azovstal di Mariupol che secondo l’esercito ucraino è iniziato nel pomeriggio di ieri. «Non c'è assalto ma rileviamo esacerbazioni associate al fatto che i militanti raggiungono le postazioni di tiro. Questi tentativi vengono repressi molto rapidamente», ha detto.


12.02 – Nuovi aiuti militari alla Moldavia

«È nostro dovere europeo aiutare e sostenere il paese e aumentare il nostro sostegno alla sua stabilità, sicurezza e integrità territoriale», ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel annunciando che l’Europa ha in programma anche l’approvazione di un aumento significativo del supporto militare alla Moldavia. Al piccolo stato confinante con l’Ucraina sarà fornito un «ulteriore equipaggiamento per le sue forze armate». L’annuncio è stato fatto durante la conferenza stampa con la premier Maia Sandu dopo un loro incontro.


11.08 – La situazione a Mariupol

Il ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu, ha detto che Mariupol è sotto il controllo di Mosca. «Nei territori delle repubbliche di Lugansk e Donetsk, liberati dai nazionalisti, si sta instaurando una vita pacifica», ha detto.

«Ripetute proposte ai nazionalisti di liberare i civili e deporre le armi con la garanzia di salvare vite umane e un trattamento dignitoso in conformità con il diritto internazionale sono state ignorate», ha detto Shoigu. Secondo quanto riportato dalle autorità ucraine, all’interno dell’acciaieria ci sono ancora circa duecento civili che non sono stati evacuati.


10.37 – Gli attacchi russi contro le armi occidentali

Il ministero della Difesa russo ha detto che i sei scali merci ferroviari bombardati nella notte di ieri venivano usati dall’esercito ucraino per il trasferimento di «armi occidentali alle forze ucraine in Donbass». Il ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu ha anche detto: «Gli Stati Uniti e i loro alleati della Nato continuano a gonfiare di armi l’Ucraina: qualsiasi trasporto dell'Alleanza del Nord Atlantico arrivato sul territorio del paese con armi o materiale per le forze armate ucraine è considerato da Mosca come un legittimo obiettivo di distruzione».

Nella notte l’esercito di Mosca ha anche colpito quattro depositi di armi dell'esercito ucraino e sei centrali elettriche.


09:30 Il punto sulle sanzioni alla Russia

La presidente della Commissione europea Ursula von Der Leyen ha annunciato un embargo europeo dal petrolio russo.  «Proponiamo un divieto del petrolio russo, un divieto totale d'importazione di tutto il petrolio russo, via mare e via oleodotto, greggio e raffinato. Ci assicureremo di eliminare gradualmente il petrolio russo in modo ordinato, in modo da permettere a noi e ai nostri partner di assicurare vie di approvvigionamento alternative e di ridurre al minimo l'impatto sui mercati globali. Questo è il motivo per cui elimineremo gradualmente il greggio russo entro sei mesi e i prodotti raffinati entro la fine dell'anno», ha detto la presidente della Commissione. In mattinata è stata anche annunciata l’estensione delle sanzioni anche all’istituto di credito Sberbank che verrà escluso dai sistemi di pagamenti Swift come già accaduto nei confronti di altre banche russe.


09.15 – Mosca risponde al papa

«In qualsiasi situazione internazionale, il dialogo con il papa è importante per Mosca. E il Pontefice è sempre un gradito, desiderato, interlocutore», ha detto l’ambasciatore russo presso la Santa sede Aleksandr Avdeev. Nella giornata di ieri papa Bergoglio si è proposto di andare in Russia per incontrare il presidente Vladimir Putin.

Intanto da Bruxelles si fa strada l’ipotesi di eventuali sanzioni nei confronti di Kiriill, il patriarca di Mosca, che sostiene la guerra. «Il patriarca Kirill proviene da una famiglia i cui membri sono stati sottoposti per decenni a repressioni per la loro fede e posizione morale durante i giorni dell'ateismo militante comunista, senza temere reclusione e repressioni», scrive il portavoce della Chiesa ortodossa, Vladimir Legoyda, sul suo canale Telegram. «Quindi bisogna essere completamente estranei alla storia della nostra Chiesa per intimidire il suo clero e i suoi credenti inserendoli in alcune liste», ha aggiunto.

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