Sulle proposte degli Stati Uniti per un accordo di pace, Putin ha detto che «contenevano questioni su cui la Russia non era d'accordo, ma ne abbiamo discusso». Per poi aggiungere: «Durante i colloqui con Witkoff ho dovuto ripassare quasi ogni punto, motivo per cui l'incontro è durato così a lungo»
Subito dopo l’incontro con la delegazione statunitense al Cremlino, Putin è volato a Nuova Delhi per il bilaterale in programma con Narendra Modi. L’India negli ultimi anni è diventata un’alleata economica della Russia, tra l’importazione di petrolio e armi. Una partnership strategica che verrà nuovamente testata in questi giorni.
Proseguono nel mentre le trattative indirette e gli incontri tra le delegazioni di Stati Uniti, Russia e Ucraina. Nelle prossime ore il capo dei negoziatori di Kiev Rustem Umerov incontrerà l'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, e il suo genero, Jared Kushner, a Miami. Intanto il leader ucraino Volodymyr Zelensky incontra il capo di Stato cipriota Nikos Christodoulidīs per discutere dell’entrata di Kiev nell’Unione europea.
Il presidente francese Emmanuel Macron in visita di stato in Cina ha chiesto a Xi Jinping di fare pressioni su Mosca per arrivare alla pace. Pechino «sostiene tutti gli sforzi favorevoli alla pace» in Ucraina, ha risposto il leader cinese.
Intanto è tornato a parlare il presidente russo Vladimir Putin, diretto in India per un vertice con il presidente Modi previsto venerdì. Citato da Ria Novosti ha fatto sapere che il piano di pace Usa per l'Ucraina presentato da Washington a Mosca si basa, «in un modo o nell'altro», sugli accordi presi con Trump durante il loro incontro in Alaska. E ha ribadito che «è un compito arduo garantire che le parti raggiungano un consenso».
PUNTI CHIAVE
08:30
Putin: "Se Kiev non si ritira, libereremo il Donbass con la forza"
08:16
Putin: "Il piano Usa è basato sul nostro incontro ad Alaska"
07:46
Macron: "La Cina ha la capacità decisiva per arrivare al cessate il fuoco"
Modi accoglie Putin: "L'amicizia tra India e Russia è un'amicizia collaudata"
Putin è atterrato a Nuova Delhi per il bilaterale ufficiale di domani.
Putin su Zelensky: "Vediamo le cose in modo diverso, a Kiev c'è un regime neonazista"
Putin - sempre su India Today - ha rilasciato delle dichiarazioni molto dure anche sul rapporto con Zelensky. Quando questo signore è salito al potere, ha detto che avrebbe perseguito la pace a tutti i costi, utilizzando tutti i mezzi possibili - ha detto sempre Putin - ma ora segue lo stesso schema dei suoi predecessori, anteponendo gli interessi di un ristretto gruppo nazionalista, in particolare dei nazionalisti radicali, a quelli del popolo''. Putin ha dichiarato poi che il governo ucraino "assomiglia davvero a un regime neonazista". Putin ha aggiunto che ''per loro sarebbe meglio che si rendessero conto che il modo migliore per risolvere i problemi è attraverso negoziati pacifici".
Putin sulla Crimea: "Non l'abbiamo annessa, ma soccorsa"
Putin è anche tornato sull'annessione unilaterale e non riconosciuta della Crimea nel 2014. L'annessione della penisola è uno dei nodi centrali degli accordi di pace con l'Ucraina dato che Mosca chiede il riconoscimento ufficiale. "Non abbiamo annesso la Crimea. Voglio sottolineare questo punto. Siamo semplicemente venuti per aiutare le persone che non volevano legare la propria vita o il proprio destino a coloro che hanno organizzato il colpo di stato in Ucraina", ha affermato Putin a India Today. "C'era una minaccia non solo di pressione, ma di rappresaglie vere e proprie contro i Crimeani. E la Russia è intervenuta per aiutarli. Come avremmo potuto agire diversamente? Se qualcuno pensa che la Russia avrebbe agito diversamente, si sbaglia di grosso. Difenderemo sempre i nostri interessi e il nostro popolo", ha concluso il presidente russo.
Putin: "Raggiungere un consenso tra le parti in conflitto non è un compito facile"
Il presidente russo è poi tornato sugli incontri per arrivare ad un accordo di pace sostenendo che: "E' un compito complesso e una missione difficile quella intrapresa dal presidente Trump". Per poi continuare: "Raggiungere un consenso tra le parti in conflitto non è un compito facile, ma credo che il presidente Trump ci stia provando sinceramente". "Credo che dovremmo partecipare a questo sforzo piuttosto che ostacolare i colloqui", ha infine concluso Putin.
Putin sulle relazioni con gli Usa: "Ripristinarle sarebbe vantaggioso"
Il presidente russo - in visita in India per il bilaterale con Modi - è tornato sulla possibilità di ripristinare gradualmente le relazioni con gli Usa. "Ci sono molti ambiti in cui il ripristino delle relazioni economiche tra Russia e Stati Uniti sarebbe vantaggioso per entrambe le parti". ha dichiarato Putin a India Today.
Dietrofront Usa: sospesa parte della sanzioni su Lukoil
L'amministrazione statunitense guidata da Donald Trump ha sospeso parte delle sanzioni che colpivano il la compagnia petrolifera russa Lukoil. Il dietrofront dovrebbe consentire alle stazioni fuori dalla Russia di continuare ad operare "per evitare di penalizzare" i clienti e i fornitori del colosso energetico russo. Stando a quanto riportato dal Dipartimento del Tesoro, la sospensione delle imposte è possibile solo in assenza di trasferimenti verso Mosca. Trump in questo modo cerca divenire incontro agli alleati ungheresi e slovacchi che - proprio sulla politica energetica - si sono espressi contro le sanzioni statunitensi.
Turchia: convocati gli ambasciatori russo e ucraino dopo gli attacchi nel Mar Nero
Il viceministro degli Esteri turco Berris Ekinci ha comunicato che gli ambasciatori russo e ucraino sono stati convocati presso il ministero per chiarire urgentemente la posizione della Turchia in merito agli attacchi a navi battenti bandiera russa nella zona economica esclusiva della Turchia. "Nelle ultime settimane stiamo assistendo a una grave escalation nella guerra tra Russia e Ucraina, con attacchi reciproci. E infine, ci sono stati anche alcuni attacchi nel Mar Nero all'interno della nostra zona economica esclusiva. Ieri e oggi abbiamo convocato il chargé d'affaires russo e l'ambasciatore ucraino per esprimere le nostre preoccupazioni", ha detto Ekinci alla commissione d'affari esteri del parlamento.
Prossimi colloqui Kiev-Usa, Zelensky: " Oggi o forse domani"
Interpellato dalla testata Rbc-Ukraine, il leader ucraino è tornato sui colloqui per gli accordi di pace. In settimana, infatti, è saltato l'incontro a Bruxelles con Witkoff e Kushner. Per Zelensky l'incontro si potrebbe tenere tra "oggi o domani". Poi ha comunicato che il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale Rustem Umerov e il capo di Stato maggiore delle forze armate ucraine Andriy Hnatov sono in viaggio per gli Stati Uniti dove incontreranno la delegazione statunitense. "La nostra delegazione ha avuto una serie di incontri in Florida con la parte americana. Abbiamo preparato alcune decisioni e proposte sulla nostra visione insieme alla parte americana", ha detto il leader ucraino. Rispetto alle consultazioni con la parte russa, il presidente ha dichiarato: "Onestamente, non posso dire di cosa si sia parlato lì, in che formato costruttivo o meno".
Boris Pistorius, ministro della Difesa tedesco: " Una pace imposta sarebbe disastrosa per l'Europa"
"Una pace imposta sarebbe disastrosa per l'Europa perché un'Ucraina militarmente sconfitta o potenzialmente anche sconfitta al tavolo dei negoziati, destabilizzata internamente dall'influenza russa, metterebbe a rischio la sicurezza dell'Europa", ha detto il ministro Pistorius
Tajani: "Nostre armi non vanno usate contro Russia"
Il ministro degli Esteri Tajani - a margine della conferenza sulla riforma della Farnesina - si è espresso sui finanziamenti militari a Kiev in vista della discussione, a fine dicembre, del decreto sugli aiuti militari. "Le armi italiane vanno usate per la difesa dell'Ucraina non contro la Russia. L'Italia continuerà ad aiutare Kiev finché ci sarà la guerra, ma non invierà militari in Ucraina. È ora in partenza per l'Ucraina l'11esimo pacchetto di armi, vedremo come aiutare Kiev anche nel 2026", ha detto Tajani. Il leader di Forza Italia è poi tornato sulle affermazioni del presidente russo: "Putin fa il suo gioco e deve dimostrare che ha vinto. Noi abbassiamo i toni per arrivare al cessate il fuoco e alla pace. I negoziati vanno avanti. Oggi ucraini e Usa si incontrano a Miami. Lavoriamo perche' si concluda questa stagione tremenda e si possa arrivare alla pace".
Kiev: "Controlliamo il nord di Pokrovsk"
Il comandante delle Forze armate ucraine Oleksandr Syrsky ha detto che Kiev controlla la parte Nord della città assediata di Pokrovsk, al centro di pesanti battaglie campali sulla linea del fronte nell'ultimo mese per il controllo del Donbass. "La battaglia continua. Le unità ucraine continuano a presidiare la parte settentrionale di Pokrovsk. Nella zona di Pokrovsk e Myrnohrad, con azioni attive stiamo bloccando i tentativi del nemico di radunare gruppi di fanteria d'assalto e di avanzare attorno a questi insediamenti", ha detto Syrsky. Mosca nell'ultima settimana aveva ribadito più volte - anche tramite la diffusione di un video di soldati russi in centro città - l'avvenuta conquista di Pokrovsk.
Putin in India: "O Kiev si ritira dal Donbass o lo libereremo con la forza"
Vladimir Putin - in visita in India - ha rilasciato un'intervista a India Today in cui è tornato a parlare del piano di pace con l'Ucraina. "Le forze armate ucraine si rifiutarono di lasciare il Donbass, preferendo continuare a combattere e porre fine alla guerra. O liberiamo questi territori con la forza delle armi, oppure le truppe ucraine li lasceranno e smetteranno di uccidere persone", è quanto affermato dal presidente russo.
Kallas: "All'Onu voto storico, la Russia restituisca i bambini"
L'Alta rappresentante dell'Ue per gli affari esteri, Kaja Kallas ha commentato la risoluzione votata dalle Nazioni Unite nella notte riguardante il ritorno "immediato, sicuro e incondizionato" dei bambini ucraini sottratti dalla Russia durante il conflitto. "Migliaia di bambini ucraini sono stati portati via dalle loro case dalla Russia. Con un voto storico, l'Onu ha adottato una risoluzione che condanna questi rapimenti e chiede che i bambini siano restituiti all'Ucraina", ha detto la Kallas. Per poi concludere: "Continueremo i nostri sforzi finché ogni bambino non sarà tornato a casa sano e salvo".
Il 19 dicembre si terrà la tradizionale diritta televisiva dove Putin risponderà alle domande dei russi
"Riassunto di fine anno con Vladimir Putin" è una trasmissione - dalla durante di molte ore - in cui il presidente Vladimir Putin tradizionalmente risponde alle domande dei russi tirando le fila politiche dell'anno appena trascorso. La diretta è stata fissata per il 1dicembre. Dal 2001 il presidente russo risponde a fine anno alle domande dei cittadino che decidono di partecipare inviando le domande nei giorni precedenti alla data. Con ammissione totale di tutta la cittadinanza. Di recente l'evento è stato accorpato alla tradizionale conferenza di fine anno con la stampa.
Kiev, raid notturni in Ucraina: in 500mila al buio a Odessa
Nuova notte di raid russi in Ucraina: un adulto e un bambino di sei anni sono morti nella regione di Kherson mentre a Odessa è stato colpito un impianto energetico, lasciando più di 50.000 persone senza elettricità. Lo riportano i media ucraini.
A Dnipropetrovsk , almeno sette persone, tra cui un bambino, sono rimaste ferite dopo che due quartieri sono stati colpiti, ha dichiarato il Servizio di emergenza statale ucraino. A Odessa, secondo la compagnia energetica Dtek,"i danni sono ingenti e le riparazioni richiederanno tempo". A Kharkiv, sono stati colpiti almeno due villaggi e una persona è rimasta ferita.
Crosetto: "Lavoriamo a un sistema di sicurezza che ci proteggerà in futuro"
“Stiamo definendo i sistemi necessari a completare la difesa italiana, costruendo un sistema multilivello, resiliente, interoperabile, pienamente integrabile con tutti gli alleati, in grado di garantire in futuro - purtroppo non adesso - sicurezza” al nostro paese. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto, in audizione davanti alle commissioni Difesa di Camera e Senato sul Documento programmatico pluriennale 2025-2027. Il ministro ha ribadito che “nasce dall’esperienza in Israele e da quello che vediamo ogni giorno in Ucraina”.
Olena Zelenska: "Il paese è ancora vivo, non abituatevi alla nostra tragedia"
"Se si pensa solo alle bombe, la vita si ferma. Ma nessuno in Ucraina, tra coloro che hanno scelto di restarvi, può permettersi di pensare esclusivamente al pericolo. Ogni mattina, dopo i bombardamenti notturni, noi ci alziamo e andiamo a lavorare. Ed è proprio grazie a questo spirito che le scuole e gli ospedali continuano a funzionare, l'economia continua a girare e il paese non ha mai smesso di vivere". È quanto afferma Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un'intervista al Corriere della Sera.
"Ed è per questo - aggiunge - che è importante ricostruire subito dopo la distruzione, se possibile. La gente ha bisogno di una casa e di un lavoro. Ma se qualcosa resta in rovina per troppo tempo le macerie cominciano ad allargarsi tutt'attorno. La ricostruzione dà un senso alla nostra resistenza. Per fortuna, i nostri partner ci aiutano in questo impegno. Abbiamo un proverbio, 'Restaura l'uomo e tutto sarà restaurato'. Si tratta di processi interdipendenti".
Putin: "Difficile il lavoro sul piano di pace"
L'incontro con gli inviati Usa Steve Witkoff e Jared Kushner è durato cinque ore perché "lavorare sul piano di pace per l'Ucraina è difficile" e "ogni punto dovrebbe essere discusso in dettaglio, poiché la Russia non è d'accordo con tutti", ha detto Putin in un'intervista a India Today. "Ecco perché ci è voluto così tanto tempo", ha spiegato. "È stata una conversazione necessaria, assolutamente concreta", aggiungendo che ci sono state questioni su cui non è stato raggiunto un consenso.
Putin: "Se Kiev non si ritira, libereremo il Donbass con la forza"
Se gli ucraini non si ritireranno, il Donbass "sara' liberato con la forza", ha detto Vladimir Putin ai giornalisti indiani in vista del suo arrivo a New Delhi per incontrare il premier Modi. "I territori controllati da Kiev saranno liberati con la forza" se le truppe ucraine non li lasceranno.
Putin: "Il piano Usa è basato sul nostro incontro ad Alaska"
Le proposte degli Stati Uniti per un accordo di pace "contenevano questioni su cui la Russia non era d'accordo, ma ne abbiamo discusso" ha aggiunto Putin. "Durante i colloqui con Witkoff ho dovuto ripassare quasi ogni punto", ha detto ancora, "motivo per cui l'incontro è durato così a lungo". I funzionari statunitensi, ha ricordato il presidente russo, "sono attualmente impegnati in una diplomazia di scambio, tenendo contatti con Russia, Europa e Ucraina". Infine, il leader del Cremlino ha specificato che il piano di pace Usa per l'Ucraina presentato da Washington a Mosca si basa, «in un modo o nell'altro», sugli accordi presi con Trump durante il loro incontro in Alaska.
L'Australia annuncia nuovi aiuti per Kiev
Il governo laburista dell'Australia ha annunciato oggi aiuti all'Ucraina per 95 milioni di dollari australiani (circa 54 milioni di euro) oltre a ulteriori sanzioni alla 'flotta ombra' della Russia, con l'obiettivo di bloccare introiti alla sua macchina di guerra, mentre annuncia il suo primo pacchetto di supporto militare a Kyiv in più di un anno. Gli aiuti, comunicati dai ministri della Difesa Richard Marles e degli Esteri Penny Wong, includono 50 milioni di dollari (28,4 milioni di euro) alla 'Priority Ukraine Requirement List', un meccanismo di finanziamento operato da 17 paesi, che combina fondi per l'acquisto di armamenti di alta priorità per Kiev, comprendenti missili di lungo raggio, artiglieria e munizioni.
Macron: "La Cina ha la capacità decisiva per arrivare al cessate il fuoco"
La Cina ha la "capacità decisiva" per poter influenzare il cessate il fuoco in Ucraina. È quanto ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, nell'incontro con il suo omologo Xi Jinping presso la Grande sala del popolo. Il capo dell'Eliseo ha anche detto che Francia e Cina devono superare le loro "differenze", rilevando che "a volte ci sono divergenze, ma è nostra responsabilità superarle per il bene comune".
L'Assemblea generale dell'Onu adotta una risoluzione per il ritorno dei bambini ucraini rapiti dalla Russia
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha chiesto il ritorno immediato e incondizionato dei bambini ucraini "trasferiti forzatamente" in Russia. Una questione delicata mentre Kiev e Mosca cercano di negoziare la fine dei combattimenti. L'Assemblea ha adottato la risoluzione non vincolante con 91 voti favorevoli, 12 contrari e 57 astensioni. La Russia e' tra gli Stati che hanno respinto la misura. La risoluzione "chiede alla Federazione Russa di garantire il ritorno immediato, sicuro e incondizionato di tutti i bambini ucraini che sono stati trasferiti o deportati forzatamente". Invita inoltre Mosca a "cessare, senza indugio, qualsiasi ulteriore pratica di trasferimento forzato, deportazione, separazione dalle famiglie e dai tutori legali, cambiamento di status personale, anche attraverso la cittadinanza, l'adozione o l'affidamento in famiglie affidatarie, e l'indottrinamento dei bambini ucraini". L'Ucraina ha accusato la Russia di aver rapito almeno 20.000 bambini ucraini dall'inizio del conflitto nel febbraio 2022
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