Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato oggi in Arabia Saudita per incontrare il principe ereditario Mohammed bin Salman. La visita era stata rinviata il mese scorso dopo che a Riad si erano incontrati americani e russi per discutere delle proprie relazioni diplomatiche e della guerra, giunta oramai al suo terzo anno.

Domani arriverà in Arabia Saudita, invece, una delegazione ucraina per discutere insieme ai funzionari di Donald Trump dei futuri negoziati di pace con Mosca e dell’accordo sulle terre rare che è stato slittato. Questi colloqui, molto attesi e programmati per martedì a Gedda, devono servire a «definire un quadro per un accordo di pace e un cessate il fuoco iniziale» tra Russia e Ucraina, ha indicato l'inviato americano per il Medio Oriente, Steve Witkoff, che sarà presente. L'Ucraina è rimasta più vaga. «Speriamo di discutere e concordare le decisioni e i passi necessari», ha affermato Volodymyr Zelensky, senza specificare su quale argomento.

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto ai giornalisti di aspettarsi risultati «piuttosto buoni» dai colloqui previsti nel paese arabo, in particolare sull’accordo sui minerali rari. «Penso che questa settimana potrebbero accadere cose molto grandi» e apre anche alla possibilità di riprendere la condivisione di intelligence verso Kiev. 

PUNTI CHIAVE

19:30

Guardian: "Kiev pronta a firmare accordo su terre rare già domani"

16:09

Zelensky è arrivato a Gedda, oggi incontra bin Salaman

12:45

Zelensky: "Unico motivo per cui la guerra va avanti è la Russia"

19:30

Guardian: "Kiev pronta a firmare accordo su terre rare già domani"

Stando a quanto riportato dal Guardian la delegazione ucraina, nell'incontro in Arabia Saudita con gli americani di domani, è pronta a proporre un cessate il fuoco che riguardi il Mar Nero e gli attacchi missilistici a lungo raggio, oltre al rilascio dei prigionieri. Inoltre sarebbe pronta a firmare subito l'accordo sulle terre rare. 

18:27

Starmer sente Trump: "Auspico esito positivo per i negoziati"

Il primo ministro britannico Keir Starmer ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente americano Donald Trump per discutere in particolare dell'obiettivo di "una pace duratura in Ucraina". Lo riferisce Downing Street precisando che Starmer ha aggiornato Trump sulle iniziative diplomatiche britanniche auspicando "un esito positivo" dei colloqui tra Usa e Ucraina in Arabia Saudita, tale da "permettere una ripresa del sostegno militare e d'intelligence" di Washington a Kiev. 

17:48

Tajani: "Non manderemo i nostri militari in Ucraina con missioni europee"

Il Ministro degli esteri e vicepremier, Antonio Tajani, si è espresso in merito alla possibilità  di mandare militari italiani in Ucraina: "Questo governo sta cercando di affrontare con determinazione e serietà la burrasca" se questa "dovesse arrivare. Non manderemo i nostri militari in Ucraina, non manderemo in missioni europee". Tuttavia, se a livello internazionale ci dovesse essere la creazione di "una zona franca, ci potrebbe essere una partecipazione italiana come facciamo in Libano e altre parti del mondo". 

Ha poi aggiunto: "La politica di governo è come un mosaico che si realizza con l'impegno di tutti quanti noi insieme all'Europa perché noi siamo il cuore dell'Europa. Sarà facile? No, non sono superficiale ma sono sempre ottimista. Quando c'è una crisi  dobbiamo avere la determinazione di trasformare quella crisi in opportunità". 

16:12

Lavrov: "Incoraggianti le parole di Trump

Sergei Lavrov, in un'intervista al magazine New Russian Regions, ha definito "incoraggianti" le recenti dichiarazioni di Donald Trump sull'Ucraina. Alla vigilia dei primi contatti tra ucraini e americani dopo la lo scontro verbale nello Studio Ovale, il ministro degli Esteri russo ha detto: "È ancora troppo presto per trarre conclusioni di ampia portata, ma ciò che abbiamo sentito finora dai funzionari dell'amministrazione Trump è complessivamente incoraggiante. Lo stesso presidente degli Stati Uniti ha riconosciuto che l'espansione della Nato e i tentativi di coinvolgere l'Ucraina sono stati tra le cause principali del conflitto”.

"Le cause alla radice del conflitto ucraino devono essere rimosse" ha continuato Lavrov, "come ha sottolineato presidente Vladimir Putin nella sua conversazione telefonica del 12 febbraio con il presidente Trump". "Inoltre" ha concluso "è necessario porre fine alla spinta del regime di Kiev di sbarazzarsi di tutto ciò che è russo, compresa la lingua, la cultura, la Chiesa ortodossa e i media russi”

16:09

Zelensky è arrivato a Gedda, oggi incontra bin Salaman

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato in Arabia Saudita per colloqui con il principe ereditario Mohammed bin Salman. "Siamo atterrati a Gedda", ha detto un funzionario ucraino all'Afp. Zelensky non parteciperà ai negoziati di domani tra le delegazioni ucraina e statunitense previsti sempre a Gedda.

14:57

Usa: "Accordo su terre rare forse già questa settimana"

"I segnali dall'Ucraina sono positivi e un accordo sui minerali potrebbe essere raggiunto in settimana." Lo ha detto Steve Witkoff, l'inviato di Trump, in un'intervista a Fox. 

14:02

Convocata una nuova riunione per sabato dei leader dei paesi "volenterosi" 

Il premier britannico Keir Starmer ha convocato una nuova riunione per sabato con i leader della "coalizione dei volenterosi", ossia quei Paesi disposti a contribuire in varia forma per garantire la pace in Ucraina dopo un eventuale accordo con la Russia. Lo rende noto oggi Downing Street. 

13:54

Colloqui Ucraina-Usa: Domani Kiev proporrà una tregua aerea e marittima 

Nei colloqui di domani con gli Stati Uniti , la delegazione ucraina proporrà una tregua aerea e marittima. Lo riferisce un alto funzionario ucraino all'Afp: "Abbiamo una proposta per una tregua aerea e una tregua marittima, perchè queste sono le opzioni di cessate il fuoco più facili da attuare e monitorare, ed è possibile iniziare con queste"

13:28

Ue: "Abbiamo capacità satellitari, siamo pronti a sostenere l'Ucraina se necessario" 

Il portavoce della Commissione europea ha risposto ad una domanda relativa allo scambio tra il Ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, Elon Musk e il segretario di Stato Usa, Marco Rubio: "Nessun commento particolare sullo scambio tra le autorità polacche e la controparte americane. Restiamo impegnati e pronti a sostenere l'Ucraina con GovtSatCom fino a quando Iris2 non sarà pienamente operativo. Abbiamo capacità satellitari in Ue e siamo pronti a sostenere l'Ucraina se necessario".

12:45

Zelensky: "Unico motivo per cui la guerra va avanti è la Russia"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ribadito alla vigilia dei colloqui con i funzionari statunitensi in Arabia Saudita che l'Ucraina vuole la pace e la Russia è "l'unica ragione" per cui la guerra si trascina. "L'Ucraina cerca la pace sin dal primo secondo della guerra e abbiamo sempre detto che l'unica ragione per cui la guerra continua è la Russia", ha dichiarato Zelensky sui social media.   

11:04

Regno Unito: "Infondata espulsione di nostri diplomatici"

Il Regno Unito ha definito "infondata" la decisione russa di espellere un diplomatico britannico e la moglie di un altro funzionario accusati da Mosca di svolgere attività di spionaggio. "Non è la prima volta che la Russia muove accuse malevole e infondate contro il nostro personale", ha affermato un portavoce del Foreign Office, in seguito all'ultima di una serie di espulsioni reciproche parte di Mosca e Londra. 

10:19

Usa: "A Riad valuteremo se Kiev è disposa a fare concessioni alla Russia"

La delegazione americana intende usare l'incontro di domani in Arabia Saudita per valutare se Kiev sia disposta a fare concessioni materiali alla Russia per mettere fine alla guerra: lo riporta la Reuters citando due funzionari statunitensi. "La delegazione statunitense cercherà anche segnali che indichino se gli ucraini siano seriamente intenzionati a migliorare i rapporti con l'amministrazione Trump", dopo il litigio in diretta mondiale alla Casa Bianca, ha affermato uno dei funzionari.  

08:58

La Russia espelle due diplomatici inglesi da Mosca

Il servizio d'intelligence di Mosca ha annunciato l'espulsione di due diplomatici del Regno Unito, accusati di "spionaggio". Si tratta del secondo segretario dell'ambasciata e del marito del primo segretario, che dovranno lasciare la Russia "entro due settimane". L'Fsb afferma di aver "scoperto prove che questi diplomatici stavano portando avanti attività di sovversione e di intelligence che minacciano la sicurezza della Federazione Russa"

08:32

Trump è ottimista sull'accordo per le terre rare in Ucraina

Il presidente Usa Donald Trump è convinto che l'Ucraina firmerà presto l'accordo sui minerali rari. "Penso che lo faranno e che sarà chiaro nei prossimi due-tre giorni", ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un incontro con i giornalisti a bordo dell'Air Force One. "Questa settimana centinaia di persone sono morte in Ucraina, dobbiamo far sì che questo finisca - ha aggiunto - Non sarebbe mai accaduto se fossi stato presidente".

08:21

Gli Usa potrebbero riprendere la condivisione dell'intelligence verso Kiev

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato ieri che Washington riprenderà a breve la condivisione di informazioni di intelligence con l'Ucraina. Alla domanda se intenda prendere in considerazione la possibilità di riprendere la condivisione dell'intelligence con Kiev, Trump ha risposto: "Lo abbiamo quasi fatto. Lo abbiamo quasi fatto". Mercoledì scorso il direttore della Central Intelligence Agency (Cia), John Ratcliffe, aveva confermato il blocco alla condivisione di informazioni di intelligence con l'Ucraina, aumentando la pressione sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky affinché accettasse l'accordo sulle terre rare e collaborasse ai colloqui di pace

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