Il bombardamento è partito dal Mar Nero. I soccorritori stanno cercando di salvare le persone rimaste intrappolate sotto le macerie, mentre il presidente ucraino Zelensky promette una «risposta tangibile»
L’esercito russo ha bombardato una serie di edifici civili a Leopoli, causando almeno quattro vittime e 32 feriti. I soccorsi continuano e il bilancio potrebbe aumentare nelle prossime ore dato che molte persone sono ancora sotto le macerie. Oltre 64 persone sono state evacuate.
Nonostante l’esercito ucraino è riuscito a intercettare e neutralizzare sette missili diretti verso Leopoli, il bombardamento ha distrutto 50 macchine e 30 appartamenti.
«Purtroppo ci sono feriti e morti – scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – ci sarà sicuramente una risposta al nemico. Una risposta tangibile».
L’attacco
Leopoli è lontana centinaia di chilometri dal fronte orientale, dove si combatte con più intensità, per questo ha ricevuto pochi attacchi diretti da quando è iniziata la guerra. Il sindaco Andriy Sadovy ha definito quello della notte scorsa «il più grande attacco alle infrastrutture civili della città dall'inizio dell'invasione russa».
Secondo l’aeronautica militare ucraina il massiccio bombardamento su Leopoli è partito dal Mar Nero intorno all’una di notte da portaerei e sottomarini che hanno lanciato missili Kalibr.
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