Mondo

La strategia di Hamas allo stremo: sì alla tregua per tentare il rilancio

Il gruppo jihadista non esce totalmente piegato dalla “pax trumpiana”: rivendica sia l’aver impedito a Netanyahu di distruggere l’organizzazione sia l’aver sventato la volontà dell’esecutivo israeliano di annettere la Striscia. Dopo un inevitabile periodo di riorganizzazione, è prevedibile che i miliziani tentino di rientrare nei giochi per Gaza anche dialogando con l’Olp

Hamas accetta il piano Trump. Difficilmente poteva fare altrimenti: l’organizzazione era allo stremo, e, se l’assedio israeliano a Gaza City fosse proseguito, anche la sua residua forza militare sarebbe stata a rischio. Soprattutto, il gruppo percepiva, dopo gli ultimi duri mesi di guerra e l’ennesimo sfollamento di massa imposto dall’Idf, che, dopo due anni di conflitto, anche quel che restava del suo consenso stava evaporando. Prospettiva, questa, assai più problematica della sua messa fuori g

Per continuare a leggere questo articolo