L’ondata peggiore

I contagi distruggono una volta per tutte il mito dell’invincibilità cinese

Xi Jinping pauses during a speech at the opening ceremony of the 20th National Congress of CPC in Beijing, China Sunday, Oct. 16, 2022. (FeatureChina via AP Images)
Xi Jinping pauses during a speech at the opening ceremony of the 20th National Congress of CPC in Beijing, China Sunday, Oct. 16, 2022. (FeatureChina via AP Images)

In Cina muoiono circa 9mila persone al giorno di Covid e il regime di Xi ora deve anche fare i conti con l’isolamento: credeva che il mondo avrebbe accolto a braccia aperte gli uomini d’affari di nuovo in pista, invece quando va bene ci sono tamponi e quarantene

  • L’8 gennaio la Cina riapre le frontiere e i manager ansiosi di riallacciare i rapporti con i vecchi clienti. Hanno subìto pesantemente le chiusure della politica “zero Covid” voluta da Xi Jinping.
  • Così la scelta di Italia, Stati Uniti, Giappone, India e Taiwan (ai quali si stanno aggiungendo altri paesi, tra cui, ieri, Corea del sud e Malesia) di introdurre controlli e restrizioni all’accesso di passeggeri provenienti dalla Cina è stata stigmatizzata da molti come ingiustificata.
  • Circa il 18 per cento dei cinesi (248 milioni di persone), avrebbe contratto il Covid nei primi 20 giorni di dicembre, secondo un verbale del ministero della sanità riportato da Bloomberg. A Pechino si è già ammalato l’80 per cento dei 21 milioni di abitanti. Si prevede che questa prima ondata nazionale possa raggiungere il picco prima della fine di gennaio.

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