Il governo cinese ha accusato l’Australia di volere «distrarre l’attenzione mediatica internazionale» dai crimini di guerra commessi dai suoi soldati in Afghanistan. Lunedì, il premier australiano, Scott Morrison, aveva chiesto al regime cinese di scusarsi dopo che un suo account governativo aveva pubblicato una foto falsa in cui ritraeva un soldato australiano intento a sgozzare un bambino afghano. Le tensioni tra i due paesi sono già acute da mesi dopo che l’Australia ha chiesto un’inchiesta sulla gestione del Covid-19 da parte delle autorità cinesi e ha accusato Pechino di intromettersi nelle sue faccende interne.

Il report della vergogna

A metà novembre, le forze armate australiane avevano pubblicato un report in cui accusavano 25 soldati in missione in Afghanistan di avere ucciso in maniera illegale 39 civili afghani. A seguito delle accuse l’esercito aveva radiato 13 dei membri coinvolti negli assassinii. Secondo il rapporto, alcuni alti ufficiali avrebbero costretto i loro sottoposti a uccidere le vittime innocenti solo per raggiungere l’obiettivo della loro «prima uccisione». I soldati avrebbero poi usato armi e munizioni per nascondere i corpi. Il quotidiano The Guardian ha pubblicato alcune foto che ritraggono membri dell’esercito mentre bevono birra dalla protesi di un prigioniero nel pub Fat Lady messo in piedi dai militari durante l’occupazione del suolo afghano. Alcuni dei soldati nelle foto sono tutt’ora in servizio. Il capo delle forze armate australiane aveva descritto i crimini commessi dall’esercito come «i più gravi della storia militare australiana».

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