- Il Sudan entra nel secondo mese di conflitto e la situazione attorno al tavolo negoziale convocato con la mediazione di Usa e Arabia Saudita resta di sostanziale stallo.
- Al confine con l’Etiopia, in attesa di entrare in Sudan per scrivere del conflitto dall’interno, c’è Sara Creta, collaboratrice di Domani e di varie testate internazionali.
- «Io sto cercando da vari giorni di entrare in Sudan ma al momento sembra impossibile. C’è un divieto a giornalisti, operatori umanitari, stranieri in genere a entrare in Sudan, mascherato dal potere centrale sotto forma di tutela».
Si tratta a Gedda ma a Khartoum si continua a sparare. Il Sudan entra nel secondo mese di conflitto e la situazione attorno al tavolo negoziale convocato con la mediazione di Usa e Arabia Saudita resta di sostanziale stallo. Ai minimi progressi registrati nei giorni scorsi per un accordo sull’accesso degli aiuti umanitari, fanno da contraltare le ripetute violazioni dei cessate il fuoco. L’esodo verso ogni zona interna appena più tranquilla o verso tutti i paesi limitrofi compresi quelli a lo



