Le salme dell’ambasciatore italiano in Congo, Luca Attanasio, e del carabiniere della sua scorta arriveranno nella sera del 23 febbraio a Roma. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, sarà presente al momento dell’arrivo. La Repubblica Democratica del Congo sta, intanto, cercando di far luce sulle dinamiche dell’attacco costato a vita ai due e all'autista locale Mustapha Milambo. Il presidente, Félix Antoine Tshisekedi Tshilombo, ha inviato una squadra a Goma a supporto delle indagini su quanto avvenuto. Il team è composto da tre membri del gabinetto presidenziale volati a Goma: si tratterebbe di due membri del collegio diplomatico e un membro della direzione della stampa. Anche le autorità italiane si muovono. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha fatto sapere che riferirà in parlamento sulla vicenda.

Le accuse alle forze ruandesi

In un primo momento le autorità congolesi avevano accusato le Forze Democratiche della Liberazione del Ruanda (Fdlr) di avere commesso l’agguato. Il parco di Virunga, dove è avvenuto l’attacco, è stato infatti teatro più volte di azioni ostili da parte dei militari. Le Fldr hanno però negato ogni responsabilità. In un loro comunicato, hanno infatti condannato «con forza» l'attacco e «respinto categoricamente» le accuse delle autorità di Kinshasa, dichiarando «di non essere per nulla implicati» nella vicenda e «chiedendo alle autorità congolesi e Monusco di far luce sulle responsabilità di questo ignobile assassinio». Secondo Fdlr, l'attentato sarebbe avvenuto «non lontano» da pattuglie delle forze armate della Repubblica Democratica del Congo. Il comunicato si conclude con le «condoglianze ai familiari delle vittime, al governo e al popolo italiano».

Gli altri particolari

Intanto emergono nuovi particolari. Secondo le autorità congolesi, l'assalto sarebbe stata opera di sei persone «armate con 5 armi tipo AK47 e un machete» che avrebbero «proceduto con colpi di avvertimento prima di costringere gli occupanti dei veicoli a scendere e seguirli fino in fondo al Parco, dopo aver sparato a uno dei conducenti per creare panico». Secondo la ricostruzione, i rapitori avrebbero «sparato a bruciapelo alla guardia del corpo, morta sul posto, e all'ambasciatore ferendolo all'addome». L'attacco sarebbe avvenuto «alle 10:15» quando il convoglio sarebbe caduto «in un'imboscata a circa 15 chilometri da Goma e 3 km prima del Comune rurale di Kibumba».

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