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Il Consiglio europeo schiaffeggia Orbàn, ma accarezza Putin

  • La misura è colma per la coalizione anti Orbán al Consiglio europeo. La nuova legge ungherese contro la pedofilia che prevede sanzioni in caso di “promozione” o rappresentazione dell’omosessualità ha spaccato i leader riuniti a Bruxelles per il consueto summit di giugno.
  • Lussemburgo, Belgio e Olanda sono andati al muro contro muro riunendo altri dieci paesi su una dichiarazione comune contro la stigmatizzazione delle persone Lgbt in quanto chiara violazione dei diritti fondamentali contenuti nei trattati Ue. Altri quattro paesi, tra cui l’Italia, si sono accodati in un secondo momento.
  • Curiosamente, la coalizione anti-Orbán è anche quella che vorrebbe inserire nelle conclusioni del Consiglio una riapertura alla Russia.

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