William Assani indagava su alcuni traffici illeciti: viaggiava nella stessa strada in cui è morto l’ambasciatore italiano. A sparare sarebbero stati dei militari, preoccupati di una possibile ispezione da parte delle forze governative
- A quanto ricostruito da alcune fonti locali, non sembra esserci alcun collegamento con l’inchiesta che il magistrato, assieme ad alti ufficiali dell’esercito inviati da Kinshasa, stava conducendo e quelle aperte per far luce sul triplice omicidio del 22 febbraio scorso.
- Sono tanti i processi aperti a carico di membri dell’esercito sospettati di complicità o di corruzione così come molti sono i sospetti riguardanti le vere appartenenze o affiliazioni dei militari.
- La concomitanza temporale e locale, quindi, con l’attacco dello scorso 22 febbraio, sarebbe solo una fatale coincidenza. La sequenza, però, di due atti così gravi nel giro di pochi giorni spiega ancora meglio in quale contesto sia avvenuto l’agguato in cui hanno perso la vita Attanasio, Iacovacci e Milambo.