Il papa firma una dichiarazione congiunta con il patriarca di Costantinopoli: ci sono riferimenti ai conflitti, al rifiuto della religione per giustificare le violenze e alla cura del creato. Nella mattina di sabato, Prevost ha visitato la Moschea Blu, senza pregare come fatto invece dai suoi predecessori
Il ruolo delle religioni può essere decisivo nella capacità di dire no alla violenza, all’uso strumentale del nome di Dio per giustificare guerre e aggressioni. È questo il senso generale della dichiarazione congiunta firmata ieri a Istanbul da papa Leone XIV e da Bartolomeo I, patriarca ecumenico ortodosso di Costantinopoli. Il successore dell’apostolo Pietro, che è in Turchia per l’anniversario dei 1.700 anni dal Concilio di Nicea e che oggi raggiungerà il Libano, ha incontrato il successore d


