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Il rimpatrio degli scienziati: il nuovo esercito della Cina

Pechino attrae i cervelli offrendo loro condizioni più favorevoli, tra stipendi più alti, fondi e laboratori. Molti ricercatori decidono di lasciare gli Stati Uniti, percepiti sempre meno come la terra delle libertà

Da Princeton, dall’Università di California San Diego, da quella dell’Oregon, a Beida, Tsinghua, all’Università dello Zhejiang. Decine gli scienziati cinesi top-tier che, nell’ultimo anno, hanno lasciato gli atenei degli Stati Uniti per trasferirsi a lavorare nella Repubblica popolare cinese. Tra le figure più eminenti, spiccano il fisico nucleare Liu Chang, il matematico Lin Huaxin e il neurobiologo Wang Jing. Un “brain drain” destinato a pesare nella competizione tecnologica tra Cina e Stati U

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