- I russi più anziani esprimono un «sostegno incondizionato» al conflitto rispetto a un terzo dei giovani intervistati che non supporta l’”operazione speciale”. Tuttavia, il consenso rimane ancora alto e si attesta al 75 per cento degli intervistati nel suo complesso.
- Per i moscoviti il dato è lievemente inferiore perché il 66 per cento dei rispondenti sostiene l’esercito militare, il 21 per cento non lo sostiene e il 13 per cento ha avuto «difficoltà a rispondere».
- Intanto, come risulta da un articolo pubblicato lo scorso maggio su Kommersant, anche l’interesse letterario dei russi si sta modificando: stanno aumentando le vendite di libri di arte del 20 per cento, di romanzi d’amore del 58 per cento, di “fantasy” del 31 per cento e di fantascienza del 20 per cento.
È arrivata l’estate e con essa la voglia di divertirsi, - dopo i tormentati anni pandemici -, il desiderio di “godersi l’attimo fuggente” e la spensieratezza che spazza via qualsiasi preoccupazione. E la guerra in Ucraina? Nei mass media l’andamento del conflitto non è più la notizia delle prime pagine, sostituita dalle solite schermaglie politiche italiane che tanto contribuiscono all’aumento dell’astensionismo. La progressiva diminuzione dell’attenzione per «l’operazione speciale» non sembra



