Il vicedirettore generale del dipartimento della Salute  sudafricano, Anban Pillay, ha riferito a Business Day che il Sudafrica verserà una somma superiore a quella di altri Paesi per comprarsi le dosi del vaccino contro il Covid-19. Infatti, stando a quanto riportato dal governo, il Sudafrica pagherà 5,25 dollari ogni dose di vaccino di Oxford-AstraZeneca. Un prezzo 2,5 volte superiore a quello dei paesi membri dell’Unione Europea che pagheranno 2,16 dollari (1,78 euro) le singole dosi.

«Da quello che ci hanno detto, il motivo per cui altri Paesi ad alto reddito pagheranno un prezzo più basso è che hanno investito in (ricerca e sviluppo), da qui lo sconto sul prezzo» ha detto Pillay. Il governo di Pretoria dovrebbe ricevere dall'istituto indiano che si è occupato della ricerca del vaccino circa 1,5 milioni di dosi.

A novembre, AstraZeneca France ha dichiarato all’Afp che ogni dose avrebbe un limite massimo di 2,5 euro (circa 3 dollari) per dose «per fornire i vaccini alla più ampia popolazione, con un accesso più equo possibile».

Le opposizioni politiche sudafricane, riporta Al Jazeera, hanno chiesto maggiori chiarimenti sulla campagna vaccinale portata avanti dal governo.
Il sindacato Solidarity e l'organizzazione per i diritti AfriForum hanno annunciato l'intenzione di lanciare una battaglia legale contro il governo per la mancanza di trasparenza. «La non divulgazione di informazioni da parte del governo è un'ulteriore prova del fatto che non ci si può fidare del monopolio sull'acquisto e la distribuzione dei vaccini Covid-19», ha scritto AfriForum in un comunicato.

L’appello dell’Oms

L’Organizzazione mondiale della sanità sta cercando di intervenire. Per evitare disuguaglianze nell’acquisto e nella distribuzione del vaccino, l’Oms ha dato vita all’iniziativa Covax. Al programma hanno aderito più di 150 paesi per garantire l’accesso globale al vaccino contro il Covid-19. L'iniziativa, ha l’obiettivo di acquisire due miliardi di dosi da diversi produttori entro la fine del 2021, per poterlo rendere disponibile a tutti i paesi del mondo.

Il 18 gennaio il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha lanciato un allarme ai leader internazionali: «In un paese a bassissimo reddito sono state date solo 25 dosi. Non 25 milioni, non 25mila, solo 25. Devo essere diretto: il mondo è sull'orlo di un catastrofico fallimento morale e il prezzo di questo fallimento verrà pagato con le vite e i mezzi di sostentamento nei Paesi più poveri del mondo». Nel suo discorso, il dg ha criticato duramente gli accordi bilaterali stipulati dai singoli stati con le aziende farmaceutiche che producono il vaccino, le quali hanno dato priorità ai profitti contribuendo all’aumento delle disuguaglianze tra paesi ricchi e poveri.

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