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Il Vaticano contro Bianchi: «Ha provocato lo scandalo»

 

  • «Credo che un fondatore debba mostrare con un atto di distacco che la comunità non gli appartiene perché essa resta comunità del Signore». Sulle pagine de L’Osservatore Romano del 28 gennaio 2017 così Enzo Bianchi scriveva sulle sue dimissioni dalla comunità che aveva fondato.
  • Il 13 maggio 2020, il segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, disponeva che Bianchi lasciasse Bose a tempo indeterminato. Oggi il documento pontificio è stato diffuso via web.
  • Per la Santa sede «ha mostrato di non aver rinunciato effettivamente al governo (…). Si è posto al di sopra della regola della comunità e delle esigenze evangeliche da esse richieste, esercitando la propria autorità morale in mondo improprio, irrispettoso e sconveniente nei confronti dei fratelli della comunità, provocando lo scandalo»  

«Credo che un fondatore debba mostrare con un atto di distacco che la comunità non gli appartiene perché essa resta comunità del Signore». Sulle pagine de L’Osservatore Romano del 28 gennaio 2017 così Enzo Bianchi scriveva sulle sue dimissioni dalla comunità che aveva fondato sulla Serra d’Ivrea negli anni Sessanta. Sono passati quattro anni e non è bastata l’elezione del nuovo priore, Luciano Manicardi, pienamente riconfermato nel 2019, per rendere effettivo il passaggio di autorità. Con

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