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In Iran Yasaman Aryani guida la rivolta delle persone normali

Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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La 24enne iraniana è stata incarcerata un anno fa per avere esortato le donne a violare l’obbligo del velo. I suoi video in cui canta, balla e regala fiori hanno ispirato manifestazioni, ma lei non è un’attivista: è solo una persona che vuole vivere. «Yasaman, sua madre e le altre donne come loro sono le Rosa Parks dell’Iran di oggi», dice la giornalista Masih Alinejad

  • Era l’8 marzo del 2019, quando Yasaman Aryani e sua madre sono salite su una carrozza per sole donne della metropolitana di Teheran. Yasaman estrae dalla sua cesta un fiore bianco, lo porge a una donna col velo, le bacia la guancia e urla «Buona giornata della donna». 

  • Hanno tutte il velo. Yasaman no. Basterà questo per farla arrestare, e farla rinchiudere nella prigione di Qarchak Prison con una condanna a sedici anni di reclusione.

  • Entro in contatto con Masih Alinejad, giornalista e attivista politica iraniana. Oggi vive a New York, le sarebbe impossibile fare il suo lavoro nel suo paese. La sua campagna dà voce agli attivisti invisibili, come Yasaman.

Un tweet. L’account è quello di Amnesty International, il contenuto riguarda la storia di Yasaman Aryani, ragazza iraniana di 24 anni, incarcerata un anno fa per aver esortato le donne a decidere per se stesse riguardo l’obbligo di indossare il velo. Non riuscivo a ricordare la storia – chi è questa Yasaman? E perché non è famosissima? Perché non se ne parla? Ho cercato. Le poche informazioni che trovo sono sulle pagine di Amnesty e del Nobel Women Iniziative, una associazione formata da cinq

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