Il conteggio dei voti all’estero consegna al partito nazionalista, Chega, altri due seggi. Mettendo ufficialmente fine al bipartitismo che ha tenuto insieme il Portogallo per decenni. Riccardo Marchi dell'Università Lusófona: «Siamo davanti a una rivoluzione politica strutturale»
Il conteggio dei voti dei portoghesi residenti all’estero ha confermato la possibilità che da domenica scorsa aleggiava nell’aria: a cinquantun anni dalla Rivoluzione dei Garofani, in Portogallo l’era del bipartitismo è finita. Grazie alle preferenze della diaspora, il partito di estrema destra Chega, che alle elezioni del 18 maggio aveva ottenuto 58 deputati, è riuscito ad aggiungerne altri due, grazie soprattutto ai voti provenienti da Svizzera, Francia, Belgio e Regno Unito. Si consuma così,



