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C’è il “triangolo” Trump-Putin-bin Salman dietro il summit di Riad. Con vista sulla “riviera di Gaza”

Tal Shoham, Avera Mengistu, Hisham Al-Sayed; in basso da sinistra: Eliya Cohen, Omer Wenkert, Omer Shem Tov. Le famiglie dei 6 ostaggi ancora vivi, gli ultimi ad essere rilasciati nella prima fase dell'accordo, sono stati informate dalle autorità israeliane che i loro cari torneranno a casa sabato
Tal Shoham, Avera Mengistu, Hisham Al-Sayed; in basso da sinistra: Eliya Cohen, Omer Wenkert, Omer Shem Tov. Le famiglie dei 6 ostaggi ancora vivi, gli ultimi ad essere rilasciati nella prima fase dell'accordo, sono stati informate dalle autorità israeliane che i loro cari torneranno a casa sabato

 La Casa Bianca conta sui sauditi anche per mettere in atto i suoi piani sul palcoscenico mediorientale, a cominciare dall’eventuale ricostruzione della Striscia. Intanto Hamas annuncia per sabato la liberazione di sei ostaggi. E si tratta sull’inizio della Fase 2 dell’accordo di tregua

A Washington, a pochi passi dal Kennedy Center con il suo grande balcone affacciato sul fiume Potomac, sorge l’ambasciata saudita presso gli Stati Uniti. Un cartello stradale che spesso attira la curiosità dei passanti recita “Jamal Khashoggi Way”, cioè “Via Jamal Khashoggi”. La scelta di intestare la via al giornalista dissidente saudita del quotidiano americano Washington Post, assassinato dagli emissari di Mohammed bin Salman proprio dentro a una rappresentanza diplomatica della petromonarchi

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