- Per Zha Daojiong, professore di economia politica all’università di Pechino, Cina e Taiwan non vogliono un conflitto e la via della seta è complementare con le iniziative europee
- Secondo il professore c’è una convergenza tra la strategia di Joe Biden e quella di Xi Jinping e lo scontro tra le due potenze e tutt’altro che inevitabile
- Zha punta l’indice contro l’esercito di consulenti governativi e agitprop che stanno contribuendo ad avvelenare le relazioni bilaterali tra Cina da una parte e, dall’altra, gli Stati Uniti e l’occidente.
Come in occidente, anche in Cina gli studiosi di relazioni internazionali si dividono grosso modo tra quelli che adottano un approccio geopolitico, mettendo la sicurezza e i rapporti tra stati al centro delle loro analisi, e quelli invece che guardano soprattutto all’economia e al commercio internazionale come determinanti le decisioni strategiche dei governi. A questa seconda corrente appartiene Zha Daojiong, professore di economia politica internazionale presso la Scuola di studi internaziona



