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Iran, l’ambiguo silenzio di papa Francesco sulla violazione dei diritti umani

Foto AP
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  • All’inizio dell’anno papa Francesco aveva ricordato l’importanza del dialogo nelle relazioni con gli altri stati. Oggi il caso dell’Iran conferma che tutto questo non basta, se non c’è possibilità di costruire ponti.
  • In questi anni, la Santa sede ha definito i suoi rapporti con l’Iran come «cordiali». Ma con la nuova teocrazia iraniana i tentativi di dialogo con il mondo musulmano, che altrove hanno dato frutti, sono complessi.
  • Neppure la scoperta di un traffico illecito di armi dall’Europa ha spinto papa Francesco a fare un appello per stemperare le proteste. Intanto, un secondo giovane è stato impiccato accusato di aver ingaggiato una moharebeh, una guerra contro Dio.

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