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La morte del califfo al Qurashi lascia all’Isis solo la guerriglia locale

Copyright 2017 The Associated Press. All rights reserved.
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  • L’intelligence americana sarebbe riuscita a risalire alla collocazione del capo dell’Isis tracciando i corrieri, com’era già successo per gli altri capi uccisi e per lo stesso Bin Laden.
  • Dopo la fine del califfato territoriale che si estendeva da Mosul a Raqqa, si è optato per una struttura di guerriglia e lotta clandestina, con maggiore autonomia decisionale e operativa per i comandanti locali
  • Sul futuro dell’organizzazione è ancora presto fare previsioni, ma il nuovo capo può contare su una rete di guerriglia sviluppata sempre di più in Africa.

Il 30 novembre la Fondazione al Furqan, organo ufficiale dello Stato Islamico, ha annunciato la morte «in combattimento» del califfo Abu al Hasan al Hashimi al Qurashi e la nomina del successore Abu al Husain al Husaini al Qurashi. A stretto giro il comando supremo americano Centcom ha confermato la morte del leader terrorista, che sarebbe avvenuta a metà ottobre nella provincia meridionale siriana di Dar’a, al confine con la Giordania, dove resiste un’exclave controllata dall’Esercito sirian

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