«La missione non è ancora compiuta»

Cosa è rimasto dell’Isis? Genesi e sviluppo del gruppo terroristico

In this Wednesday, Nov. 14, 2012, file photo, Syrian fighters of \\\"The Beloved of Allah,\\\" brigade hold their weapons before fighting with government forces on the outskirts of Aleppo. Syrians are marking 10 years since peaceful protests against President Bashar Assad's government erupted in March 2011, touching off a popular uprising that quickly turned into a full-blown civil war. (AP Photo/Khalil Hamra, File)
In this Wednesday, Nov. 14, 2012, file photo, Syrian fighters of "The Beloved of Allah," brigade hold their weapons before fighting with government forces on the outskirts of Aleppo. Syrians are marking 10 years since peaceful protests against President Bashar Assad's government erupted in March 2011, touching off a popular uprising that quickly turned into a full-blown civil war. (AP Photo/Khalil Hamra, File)
  • sei anni di distanza dagli attacchi di Parigi in cui morirono 130 persone la lista dei vertici dello stato islamico è sempre più corta. Dopo l’uccisione di Abu Bakr al Baghdadi e l’attacco della coalizione a guida Usa all’Isis non è rimasto un lembo di terra utile. Ma come ha detto in un comunicato stampa il Segretario di stato americano, Antony Blinken, «la missione è ancora lontana dall’essere compiuta».
  • Senza un territorio in cui operare i miliziani si sono nascosti nuovamente tra la popolazione e in alcune aree marginali continuano ad attaccare le piccole comunità. Si è tornati alla strategia usata prima del 2014, anno in cui il gruppo ha avuto una drammatica espansione conquistando le più importanti città irachene e siriane prima della proclamazione del califfato.
  • Tuttavia, ciò che preoccupa i servizi d’intelligence internazionali è il nuovo fronte dell’Isis che si è spostato verso l’Asia, in Afghanistan, dove è attivo l’Isis Khorasan.

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