Il governo di Naftali Bennett ha avuto vita breve a meno di un anno dal suo insediamento. Oggi la Knesset ha votato in via definitiva per il suo scioglimento e le prossime elezioni si terranno il prossimo 1° novembre. Sono le quinte indette in meno di quattro anni a dimostrazione di quanto sia frammentato il panorama politico e partitico israeliano.

Yair Lapid, ministro degli Esteri diventerà primo ministro ad interim prendendo il posto del premier Naftali Bennett, che ha ricoperto il mandato più breve della storia d’Israele.

La mozione

Con 92 voti favorevoli e nessuno contrario è passata la mozione di scioglimento del parlamento. La coalizione di governo, composta da ben otto partiti (tra cui per la prima volta anche formazioni arabe), non è riuscita a trovare l’intesa su diversi dossier e temi che hanno portato il paese a uno stallo politico.

Le prossime elezioni

Non è ancora chiaro chi potrà vincere le prossime elezioni e se Benjamin Netanyahu, uscito sconfitto dopo 12 anni di potere, possa ricandidarsi soprattutto per via del processo di corruzione in corso nel quale è imputato. Neatanyahu è accusato di tangenti, frode e abuso di fiducia, reati per il quale si è sempre dichiarato innocente. 
Yair Lapid, il nuovo ministro a interim, può di diventare uno dei volti della prossima campagna elettorale come alternativa a Netanyahu e ai suoi alleati che stando ai sondaggi sta guadagnando consensi. Nel caso in cui non si riesca ad arrivare a un governo solido, si rischia di andare a nuove elezioni.

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